False dichiarazioni per ottenere più contributi per l'accoglienza in hotel delle famiglie terremotate teramane, dopo il sisma del 2016. Per questo è finito nei guai un imprenditore teramano che ha indebitamente percepito circa 800mila euro di finanziamenti comunitari erogati dall'Unione europea per l'ospitalità dei terremotati dopo il terremoto di sette anni fa in provincia di Teramo. Dalle indagini e dalla documentazione acquisita dalla Struttura di missione emergenza della Protezione civile regionale dell'Abruzzo è emerso che l'albergatore ha presentato false dichiarazioni sull'ospitalità, nella sua struttura ricettiva, di famiglie terremotate.
Nell'emergenza post terremoto del 2016, dunque, il gestore della struttura in provincia di Teramo, ora accusato di truffa aggravata, avrebbe ottenuto un finanziamento superiore rispetto a quanto realmente gli spettasse per i periodi di accoglienza effettivamente garantiti ai terremotati.
Si è accertato che in alcuni casi la permanenza nel suo hotel degli sfollati dalle zone colpite dal sisma del Centro-Italia non c'era mai stata o che il soggiorno era stato più breve di quello che l'imprenditore aveva certificato. L'uomo è stato così denunciato per truffa aggravata ai danni dell'Unione europea.
La procura europea (Eppo) ha chiesto al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Teramo un provvedimento di sequestro, anche per equivalente, del valore di 799mila 163 euro che è stato eseguito integralmente dai militari della guardia di finanza di Teramo sui conti correnti bancari e su un immobile dell'albergatore.