Dopo l'allarme del treno tossico deragliato in Ohio, la nota attivista Erin Brockovich sfida Joe Biden. "Intervenga subito", dice al presidente americano e lo esorta: "Fare meglio del suo predecessore non significa fare abbastanza. Contiamo su di lei per spezzare la catena di amministrazioni che hanno sempre chiuso un occhio". Il convoglio deragliato era carico di sostanze chimiche tossiche e altamente infiammabili: tra queste il cloruro di vinile, il killer cancerogeno che ha reso tristemente famoso il petrolchimico di Marghera. Dopo l'incidente ci sono stati malori tra la popolazione locale e sono morti animali da allevamento e qualche migliaio di pesci.
Malori e attacchi di asma dopo l'incendio -
La nota attivista, oltre che avvocato, americana, resa celebre da Julia Roberts nell'omonimo film, racconta i terribili effetti dell'incidente in Ohio. "Da quando è successo - spiega - ho sentito di bambini con problemi respiratori, attacchi di asma, vomito... C'è molta confusione e mancanza di comunicazione e adesso il governatore (dell'Ohio, il repubblicano Mike DeWine) dice che lui preferirebbe non bere l'acqua".
Ma le autorità dicono "tutto va bene" -
Nel frattempo però le autorità minimizzano e assicurano che non ci sono pericoli. "Ecco perché - aggiunge quindi Brockovich - la gente non si fida del governo. Non si può dire alla gente che ci sono stati e continuano ad esserci inquinanti pericolosi che contaminano l'ambiente e allo stesso tempo 'tutto va bene'. La gente non è stupida. E se vivete a East Palestine, Ohio, capite che Superman non sta arrivando, ma voi siete lì. Fidatevi del vostro istinto. Documentate tutto ciò che vedete. Unitevi come comunità e chiedete risposte".
Silenzio da Biden -
Quello di Erin Brockovich, la donna che ha fatto dell'ambiente e della tutela della salute una delle sue bandiere, è insomma un vero e proprio j'accuse per la Casa Bianca. Ma finora c'è solo silenzio da Biden e dal suo ministro alle Infrastrutture Pete Buttigieg. Un reporter di NewsNation è invece stato arrestato dalla polizia in Ohio per aver incalzato il governatore a voce troppo alta in conferenza stampa, mentre si chiedeva di fare silenzio.
L'incidente di East Palestine -
L'incidente risale al 3 febbraio a East Palestine, un povero villaggio di 5mila persone dove un convoglio gestito dalla Norfolk Souther Railway è deragliato provocando un grande incendio. Tra i 50 vagoni, venti trasportavano materiale chimico tossico, come si è appreso qualche giorno dopo. Per evitare un'esplosione, il 6 febbraio si è deciso di rilasciare gli inquinanti pericolosi con un incendio controllato. L'Epa, l'Agenzia per la tutela dell'ambiente, ha continuato a rassicurare che non sono stati superati i livelli di guardia, ma gli abitanti hanno paura e non vogliono tornare dopo la revoca dell'ordine di evacuazione. In molti accusano malesseri di vario genere e mercoledì l'Epa ha ammesso di aver rilevato due contaminanti chimici in alcuni affluenti del fiume Ohio, tanto da spingere il governatore a dire che lui nella zona colpita preferirebbe bere solo acqua in bottiglia.
L'incubo del film "White noise" -
La vicenda rievoca quella del romando di Don DeLillo "White noise", diventata un film di Netflix con lo stesso titolo (in Italia "Rumore bianco"). Una delle comparse, il 37enne operaio Ben Ratner, abita nella zona di East Palestine e ha rivissuto davvero l'incubo della fiction. "Ho provato a guardare di nuovo il film dopo l'incidente - ha raccontato ai media Usa -, ma non mi sono affatto divertito e dopo un quarto d'ora ho spento".