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Come è fatta un'automobile elettrica

Le auto elettriche si fanno largo nei mercati di tutto il mondo. Sono diverse dalle auto ad alimentazione tradizionale e hanno una meccanica estremamente semplice. Ecco come sono fatti e come funzionano.

Ecco com'è fatta un'auto elettrica

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L'assemblea plenaria del Parlamento europeo ha approvato ieri (14-02-2023) in via definitiva il testo provvisorio presentato a ottobre 2022 dal Consiglio Ue sul bando delle endotermiche incluso nel pacchetto "Fit for 55". ll testo, approvato con 340 voti a favore e 279 contrari (con 21 astenuti), definisce il piano verso la riduzione delle emissioni del 55% per le auto e del 50% per i furgoni entro il 2030 e il loro azzeramento totale nel 2035. Questa notizia fa già parte della storia dell'automobile e ci regala l'occasione per parlare ancora dell'auto elettrica, approfondendo un po' di più il suo lato tecnico.

Auto elettriche diverse dalle prime  Oggi l'automobile elettrica ha un vantaggio incredibile rispetto alle prime EV che i Costruttori presentavano anni fa, progettati, o meglio convertivano “a batteria” sulla scorta di modelli a motore termico. Il prodotto finale era senza dubbio a zero emissioni, ma portava sulle spalle dei grandi limiti. Con il tempo le Case automobilistiche hanno sviluppato delle piattaforme dedicate , dove nascono auto 100% elettriche, che abbattono le pecche delle vecchie sorelle “convertite”. Ora sono più performanti, regalano un maggior comfort di guida e di abitabilità e progrediscono in autonomia e ricarica.

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Gli elementi essenziali dell'auto elettrica  Una moderna vettura EV deve “rendere conto” a tre componenti fondamentali: la batteria, il motore e l’elettronica di potenza. La prima ha il compito di immagazzinare l’energia destinata a far muovere l’auto ed è molto importante perché essa stessa incide sulle prestazioni della vettura, determinando non soltanto l’autonomia. Il propulsore invece offre la possibilità di poter utilizzare la potenza fin dal momento in cui si pigia con il piede il pedale dell’acceleratore, non a caso chi ha guidato (o guida) una vettura EV ne apprezza l’immediata disponibilità. Non lavora con un cambio a rapporti ma è legato a un riduttore a ingranaggi dal rapporto fisso e aiuta a incamerare l’energia proveniente dai rilasci dell’acceleratore o dalla frenata per trasformarla in chilometri in più di autonomia. L'elettronica di potenza invece gestisce i flussi di energia e trasforma la corrente continua in alternata e viceversa secondo le esigenze di motore e batteria.

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Come funziona il motore  Il motore elettrico sfrutta l'energia elettrica della batteria e la trasforma in energia meccanica, fungendo così da vero cuore propulsivo del movimento della vettura. Il trasferimento dell'energia elettrica dalla batteria al motore avviene tramite l'inverter, che tra l'altro ha anche la funzione di trasformare la corrente continua dell'accumulatore in corrente alternata. Il motore elettrico funge anche da generatore, attività che gli consente di ricaricare la batteria, che tra l'altro ha il compito fondamentale di determinare l'autonomia delle vetture EV,che normalmente oggi varia tra i 200 chilometri e gli 800 chilometri, benché ci riserviamo di sottolineare che si tratta di valori altamente influenzabili dalle condizioni atmosferiche, dal tipo di terreno su cui si guida, dall'altitudine, dallo stile di guida e dall'utilizzo che si fa della vettura.  

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