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Tomb Raider: Reloaded, il ritorno portatile di Lara Croft

Livelli veloci, qualche enigma e tantissime sparatorie: Lara Croft torna in una nuova avventura a spasso per il mondo... da vivere su smartphone e tablet

Una nuova avventura per Lara Croft, questa volta studiata per dispositivi mobile. In Tomb Raider: Reloaded, la nostra eroina dovrà affrontare una serie sconfinata di livelli in nove ambientazioni diverse, dal Palazzo di Mida al Colosseo. Si inizia dalla Cordigliera delle Ande: ogni ambientazione è divisa in livelli leggermente più grossi della schermata del vostro smartphone, dove si annidano nemici, trappole mortale e qualche raro puzzle.

La regola del gioco è semplice: Lara spara da sola, come succede spesso nei giochi mobile, in modo da non obbligare il giocatore a una danza di dita assurda sullo schermo per muovere e fare fuoco.

Non solo, prende anche la mira in autonomia, sparando al nemico più vicino, cosa che semplifica la vita al giocatore. Tuttavia, Lara non può sparare mentre la muovete con lo stick analogico virtuale (utilizzabile con i controlli touch): questo significa che dovrete cercare di piazzarla in un punto strategico e lasciarle qualche secondo per far fuori i nemici, per poi spostarla nuovamente quando i colpi avversari stanno per raggiungervi.

Ogni livello è diverso dall’altro: ci sono colonne e ostacoli che vi aiutano a ripararvi dai nemici, oppure trappole come lame rotanti dal pavimento o freccioni che vengono sparati dai lati della stanza (in perfetto stile Indiana Jones), che invece vi creano problemi addizionali. I nemici sono piuttosto vari: si va dai lupi che vi assaltano in corpo a corpo a degli arcieri che vi bersagliano da lontano, e ci sono anche delle "torrette" che vi colpiscono continuamente ma non si possono ovviamente spostare.

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Di tanto in tanto, all'incirca ogni dieci o quindici livelli, si può affrontare qualche piccolo puzzle, che comporta per esempio l'attivazione di alcuni pulsanti sul pavimento per sbloccare oggetti speciali. Niente di paragonabile agli enigmi proposti dal Professor Layton, sia chiaro, ma si tratta di un'aggiunta comunque divertente che dona un pizzico di varietà all'esperienza di gioco.

Per superare una stanza dovrete far fuori tutti i nemici presenti, e solo allora potrete superare il portone finale. Ogni decina di livelli troverete anche l'immancabile "boss", decisamente più ostico da sconfiggere: per esempio, un ragnone rosso gigante ci ha dato del bel filo da torcere, visto che una volta eliminato si è diviso in altri due ragni più piccoli, che poi sono diventati quattro e via dicendo.

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Sconfiggendo i nemici, Lara guadagna dei punti esperienza che le permettono di sbloccare abilità con le armi, come colpi congelanti, avvelenati o che rimbalzano sui lati dello schermo. Sono piuttosto utili per i nemici che incontrerete negli ultimi livelli dell’ambientazione, ma è bene sottolineare che, proprio per la natura "cangiante" del gioco, si tratta di abilità temporanee che svaniscono al termine della partita, costringendovi a iniziare una nuova incursione senza bonus.

Tomb Raider: Reloaded è un gioco a misura mobile divertente e riuscito, che vi prenderà facilmente. La frenesia di sparare e spostarvi, il numero e il tipo di nemici, la sfida dei boss catturano l’attenzione del giocatore a caccia di sparatutto un po’ diversi dal solito e si prestano sia a partite veloci che a sessioni un po’ più lunghe, anche di un quarto d’ora.

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L’unico reale neo consiste nella meccanica di "rianimazione": in caso di sconfitta, avrete un solo tentativo per rientrare in gioco (spendendo diamanti, la valuta del gioco, oppure guardando il consueto video pubblicitario). La seconda volta che verrete fatti fuori, tornerete alla schermata principale e dovrete ricominciare l’ambientazione da zero. Se non la superate, di fatto i progressi dei livelli dentro il Colosseo o la Cordigliera si azzerano, e in alcuni casi vuol dire rifare 48 livelli su 50.

Certo, i livelli non sono "fissi": il gioco si definisce "roguelike" e a ogni partita l’ordine dei livelli cambia, rendendo i livelli stessi marginalmente diversi. Si tratta di una scelta dovuta al sistema "pay-to-play" scelto dagli sviluppatori, che quindi spinge il giocatore ad acquistare equipaggiamento extra o spendere denaro reale per continuare a giocare e allungare un po’ la longevità del gioco, ma il sistema finisce per creare un'esperienza un po’ troppo punitiva: considerando che i livelli non sono poi così diversi l'uno dall’altro, questa soluzione potrebbe finire per tediare il giocatore.

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Oltretutto, per giocare una nuova partita si devono investire cinque “ticket”, che si ricaricano molto lentamente, oppure si devono pagare. Per avere un parametro, una partita costa cinque biglietti e potete comprarne venti per 200 diamanti, e 500 diamanti costano 5,49 euro. Una partita quindi costa circa 50 centesimi (oppure aspettate circa dieci minuti per la rigenerazione di un biglietto). Nulla di nuovo o scandaloso parlando di giochi mobile, ma potrebbe risultare un po’ fastidioso soprattutto dover ricominciare da zero le ambientazioni a ogni seconda dipartita.

Considerata la natura "freemium" (il gioco, infatti, è scaricabile gratuitamente su Android e iOS), il consiglio migliore che possiamo darvi è di scaricarlo e verificare se il divertimento di affrontare i livelli supera l’irritazione per dover rifare tutto da capo in ogni ambientazione. Noi abbiamo ricevuto un codice in anteprima dallo sviluppatore, cimentandoci nelle varie ambientazioni che compongono Tomb Raider: Reloaded su iPhone 14. Il gioco debutta il 14 febbraio sugli store digitali di smartphone e tablet Android e iOS, ed è localizzato in italiano.

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