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Sanremo, Salvini: "Serve una riflessione sulla gestione Rai" | Amadeus: "La forza della gente zittisce ogni polemica"

Berlusconi: "No alla sostituzione dei vertici ma la tv pubblica faccia il suo mestiere". Molti episodi hanno irritato il governo Meloni e la sua maggioranza: dalla foto di Bignami strappata da Fedez al balletto di annunci e smentite su Zelensky. Fiorello "scherza" sui vertici Rai. Il direttore di Rai1 Coletta: "L'orario del presidente ucraino una scelta condivisa"

Su Sanremo cala il sipario e si chiude un Festival ad alta tensione tra il nuovo governo e la Rai. Tra foto strappate, presenze video annunciate e poi ritirate, e appelli alla cannabis libera, l'evento ha suscitato un vespaio di polemiche che sembrano destinate a non stemperarsi troppo presto. All'indomani della serata finale, a buttare benzina sul fuoco è Matteo Salvini che, alla richiesta di un commento, dice: "Ho scoperto chi ha vinto solo stamattina, auguri al vincitore. Non commento altro, sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta. Non ho visto la finale. Ero con mia figlia, ho fatto due passi per Firenze. È molto più bello il centro di questa città che altro...". Ma Amadeus cerca di sopire i contrasti dicendo che "la forza della gente zittisce qualsiasi polemica". 

Berlusconi: "La Rai faccia il suo mestiere ma no a sostituzione vertici"  "Non voglio assolutamente arrivare" alla sostituzione dei vertici della Rai. "Dico semplicemente che mi piacerebbe che la televisione pubblica faccia il suo mestiere di televisione pubblica". Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dopo aver votato nel seggio di via Ruffini a Milano per le elezioni regionali, commentando il festival di Sanremo. "Non sono riuscito a essere un ascoltatore continuativo - ha aggiunto -, ho visto qualche momento di Sanremo e non sono stato
ben impressionato. Ho visto cose ideologicamente spostate a sinistra. Il che non mi pare giusto, soprattutto il giorno prima di importanti elezioni regionali".

Amadeus: "La forza della gente zittisce qualsiasi polemica. Se mi mandano via me ne vado"  In conferenza stampa il condutture ha spiegato: "E' stato facile fare Sanremo con questo clima sereno. Di questo Festival mi porto dietro tante cose: la prima immagine è la presenza del presidente Mattarella. Il selfie dietro le quinte è un'immagine che non dimenticherò mai. Poi la scala quando siamo entrati, Roberto Benigni. E poi la libertà che hanno avuto gli artisti di esprimersi". Ha sottolineato anche la presenza in città di tanta gente e ha detto: "Vedere un fiume di persone dai 5 agli 80 anni che andava per strada ti fa capire che la condivisione del pubblico è la forza del Festival. La potenza della gente dà forza contro qualsiasi polemica". Ma poi aggiunge anche: "Se mi mandano via me ne vado. Ne prenderò atto conservando 4 anni bellissimi per tutta la mia vita, con il piacere di aver fatto quello che desideravo fare". 

Fedez e la foto di Bignami  Nel corso delle cinque serate sono state diverse le situazioni che hanno fatto storcere il naso al governo e alla maggioranza. Ha cominciato Fedez mostrando in diretta una foto del viceministro Galeazzo Bignami vestito da nazista e strappando l'immagine sul palco. Un gesto, hanno detto fonti della destra di governo secondo il "Corriere della Sera", che potrebbe essere pericoloso: "Se qualche squilibrato passasse dalle parole ai fatti, colpendo qualcuno di noi?", avrebbero affermato le fonti, mentre i capigruppo Fdi di Camera e Senato chiedevano al più presto un cambio ai vertici della Rai. 

Zelensky, il video e il telegramma  Poi c'è stato il tormentone Zelensy sì-Zelensky no. Prima veniva dato per certo l'intervento video del presidente ucraino, poi si è parlato di una lettera, e alla fine c'è stato il telegramma letto da Amadeus a notte fonda. 

Appello alla cannabis libera  L'appello degli Articolo 31 a legalizzare la cannabis, poi, ha fatto infuriare la maggioranza. In occasione della serata dei duetti, Articolo 31 e Fedez hanno cantato "Ohi Maria", brano che fa riferimento alle droghe leggere, aggiungendo la frase "Giorgia, legalizzala". Una richiesta che ha incassato un sonoro "No, mai" da parte di Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di FdI alla Camera.

Paola Enogu e il razzismo  Gli animi si sono accesi anche in conferenza stampa, prima che Paola Enogu calcasse il palcoscenico a fianco di Amadeus. Davanti ai giornalisti la pallavolista aveva voluto rispondere alle dichiarazioni del ministro delle infrastrutture Matteo Salvini che si augurava non venisse fatta "una tirata al Festival sull’Italia Paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti ma non sono razzisti". La risposta dell'atleta è stata: "L’Italia è un Paese razzista, anche se sta migliorando". Poi, all'Ariston ha tirato dritto eseguendo il suo monologo nel quale non ha omesso il racconto del razzismo avvertito sulla propria pelle. La replica di Salvini è arriva all'indomani dell'esibizione: "Parole inopportune".

Fiorello e i vertici Rai  Durante la sua diretta Instagram con Amadeus, Fiorello scherzava: "Ma Coletta è lì? Lo so che fine farà domani. Fatemelo vedere per l'ultima volta. Un Festival così è irripetibile, domani i dirigenti andranno tutti a casa, però è stupendo". I dirigenti Rai erano tutti in prima fila, dallo stesso Coletta, direttore di Rai1, all'a.d. di viale Mazzini, Carlo Fuortes.  

Coletta: "No attacchi personali, su Zelensky orario condiviso"  Da parte sua, il direttore di Rai1 Stefano Coletta si difende dagli attacchi e su Zelensky spiega: "Tutto ciò che avete visto è stato proposto dall'ambasciatore Melnyk che abbiamo avuto il piacere di avere in sala, mentre sulla modalità abbiamo solo ascoltato e cercato insieme con lui di capire quale fosse il momento congruo. La richiesta più rigorosa che ci è stata fatta è che il messaggio di Zelensky fosse linkato con l'esibizione degli Antytila e che questo avvenisse nel momento in cui la competizione era terminata, prima che si sapesse dell'esito della classifica finale. Questo in grande armonia e fiducia reciproca". E in merito alle richieste di dimissioni spiega: "Se un dirigente deve rispondere di tutto ciò che accade in diretta, dovremmo dimetterci tutti, dal primo all'ultimo dirigente Rai. Ciò che accade in diretta non è prevedibile soprattutto se legato agli artisti: io non lo posso e direi che non lo devo sapere".  

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