non costruiti secondo i protocolli di sicurezza

Terremoto in Turchia, arrestate oltre 100 persone per il crollo degli edifici

Si tratta per lo più di costruttori edili legati ad alcuni degli immobili rasi al suolo: sono sospettati di avere violato le normative edilizie del Paese

In Turchia, le autorità locali hanno arrestato più di 100 costruttori edili nelle 10 province colpite dal terremoto di lunedì. Si tratta di persone legate ad alcuni degli edifici crollati, sospettati di avere violato le normative edilizie del Paese. Lo riporta l'agenzia di stampa Anadolu. Dopo i catastrofici terremoti del 1999, la Turchia ha rivisto le norme che disciplinano la costruzione di edifici residenziali nel Paese. In particolare, nel 2007 è stato adottato un codice per la costruzione delle abitazioni, tenendo conto dei requisiti necessari per la protezione antisismica.

Procure al lavoro -

 Il ministero della Giustizia ha autorizzato quasi 150 procure locali a istituire "unità investigative sui crimini legati al terremoto". I procuratori potranno avviare cause penali contro tutti i "costruttori e i responsabili" del crollo degli edifici che non rispettavano i codici esistenti, introdotti dopo un disastro simile nel 1999.

L'arresto di Yasar Coskun -

 Uno di questi imprenditori è Mehmet Yasar Coskun, responsabile della costruzione di un condominio di lusso di 12 piani con 250 appartamenti nella provincia di Hatay, che è stato raso al suolo dal terremoto. L'uomo è stato arrestato venerdì all'aeroporto di Istanbul mentre cercava di lasciare il Paese per andare in Montenegro, ha riferito Anadolu. I procuratori di Istanbul ne hanno ordinato l'arresto dopo aver scoperto i suoi piani di volo.

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