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Regionali in Lazio e Lombardia, oltre un quarto di italiani al voto | Primo test elettorale per il governo Meloni

I seggi aperti domenica 12 febbraio dalle 7 alle 23 e lunedì 13 dalle 7 alle 15

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Sono oltre 13 milioni i cittadini di Lazio e Lombardia chiamati alle urne, domenica 12 e lunedì 13 febbraio, per il rinnovo dei governi regionali. In Lombardia (9 milioni e 943mila abitanti) voteranno 8 milioni e 349mila elettori. Nel Lazio (5 milioni e 714mila abitanti) gli aventi diritto sono invece 4 milioni e 815mila. In totale si tratta di oltre un quarto della popolazione italiana degli aventi diritto al voto. Il risultato della consultazione, che eleggerà i nuovi presidenti e i Consigli regionali delle due più popolose Regioni, avrà valore anche come il primo banco di prova del governo. 

La sfida nel Lazio   Qui la corsa è a cinque: Alessio D'Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare) e Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano).  

Regionali 2023, come si vota nel Lazio

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E in Lombardia  Questi i candidati e le coalizioni: Attilio Fontana conta su Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, oltre che sulla sua lista civica. Letizia Moratti è in lizza oltre che col sostegno del Terzo polo, anche con quello della sua lista civica. Pierfrancesco  Majorino è appoggiato dal Pd, dal M5s, dell'alleanza VerdiSinistra e Reti Civiche e della sua lista civica. Mara Ghidorzi, la quarta sfidante, è invece la candidata di Unione popolare.

Regionali 2023, come si vota in Lombardia

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Come e quando si vota  Per contrastare l'astensionismo, si torna a votare su due giorni, come ha stabilito un decreto del governo approvato a dicembre. I seggi resteranno dunque aperti dalle 7 alle 23 di domenica 12 e dalle 7 alle 15 di lunedì 13.

La scheda elettorale è di colore verde. L'elettore ha tre opzioni: votare per il candidato presidente (e la scelta non si estende alle liste collegate), votare per candidato presidente e una lista (nel caso si selezioni solo sulla lista la preferenza di estende anche al candidato) o optare per il voto disgiunto, cioè scegliere una lista e un candidato governatore non collegato.

È possibile esprimere una o due preferenze per i candidati al Consiglio regionale: basta scrivere il cognome del candidato, o nome e cognome, accanto al simbolo della lista a cui appartiene. Nel caso si esprimano due preferenze, devono riguardare due candidati di sesso diverso pe rispettare la cosiddetta parità di genere. Se si scelgono due uomini o due donne la seconda scelta sarà annullata. Lo spoglio inizierà lunedì subito dopo la chiusura dei seggi.

Non è previsto il ballottaggio  La legge elettorale prevede l'elezione diretta sia del presidente di Regione sia del Consiglio regionale, in un'unica tornata, a suffragio diretto. Non è previsto il ballottaggio: vince chi prende più voti. I consiglieri regionali sono eletti con criterio proporzionale, sulla base di liste circoscrizionali concorrenti, con l'applicazione di un premio di maggioranza. La coalizione del presidente eletto ottiene almeno il 55% dei seggi in Consiglio regionale, se il candidato presidente ottiene il 40% dei voti, e almeno il 60% se supera il 40%.

In Lombardia, poi, vige la regola secondo cui la coalizione vincente non può avere più del 70% dei seggi dell'intero Consiglio regionale. I consiglieri eletti saranno rispettivamente 80 in Lombardia (12 il numero delle circoscrizioni) e 51 nel Lazio (5 circoscrizioni). Le elezioni regionali prevedono la possibilità del voto disgiunto.

Per votare occorre, come di consueto, un documento d`identità e la tessera elettorale.

Ultime elezioni  L'ultima tornata elettorale per Lazio e Lombardia risale al 4 marzo del 2018. In quella occasione, i dati provengono dal portale del Viminale, nel Lazio su 4.780.090 elettori andarono a votare 3.181.235 persone, con una affluenza finale pari al 66,55%; Nicola Zingaretti (centrosinistra) vinse con il 32,93% e 1.018.736 voti.

In Lombardia invece su 7.882.633 elettori andarono al voto in 5.762.459, con un'affluenza del 73,10% e Attilio Fontana (centrodestra) prevalse con il 49,75% e 2.793.369 voti.

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