"Lager, campo di concentramento". Così, a "Le Iene", Samir definisce il centro per il rimpatrio (Cpr) di Milano, in cui è rimasto per due giorni.
"È stato veramente orribile. Ci sono agenti della polizia e carabinieri", racconta il giovane, ancora sconvolto dalla perquisizione a cui è stato sottoposto. "Mi hanno fatto spogliare completamente nudo e fatto fare degli squat per vedere se avevo qualcosa dentro. Mi hanno controllato a fondo, come se fossi un carcerato".
Il ragazzo ammette anche che se fosse rimasto dentro per più tempo, come accaduto ad altri, ne sarebbe uscito devastato: "Psicologicamente non credo sarei rimasto lo stesso".