Meloni: "A Zelensky ho ribadito il nostro impegno per l'Ucraina, ma l'incontro con Macron è stato sbagliato"
Il premier ribadisce l'appoggio a Kiev e chiarisce il rapporto con la Francia: "Nessun rapporto compromesso, dico solo quello che penso. Non si conta di più comparendo in una foto". Tajani: "Errore dell'Eliseo non coinvolgere l'Italia nel trilaterale con il presidente ucraino"
Giorgia Meloni ha ribadito al presidente Volodymyr Zelensky l'impegno dell'Italia a 360 gradi sull'Ucraina. "La nostra posizione - ha spiegato il premier in conferenza stampa a Bruxelles - è estremamente chiara e coerente sull'Ucraina con un impegno a 360 gradi che riguarda il fronte finanziario, militare e civile. L'Ue ritiene di restare al fianco di Kiev con tutti gli strumenti necessari. Ieri a Zelensky ho ribadito la nostra piena disponibilità", h aaggiunto.
Parigi scelta sbagliata - In conferenza stampa a Bruxelles, Giorgia Meloni ha parlato del presunto "gelo" con Macron e la Francia per via dell’incontro tra il presidente francese e quello ucraino Zelensky. "Non è facile per nessuno di noi gestire la questione Ucraina con l'opinione pubblica, quello che noi facciamo lo facciamo perché è giusto ma forse non è la cosa migliore sul piano del consenso. Quello che era giusto era la foto dei 27 con Zelensky, anticipare la compattezza con una riunione a Parigi era politicamente sbagliato. Il tema non era stare nella fotografia e io non ho condiviso la scelta", ha detto il premier. Il tema, dunque, non è "stare in una foto" perché "se io fossi stata invitata avrei consigliato a Macron di non fare quella riunione perché a noi sull'Ucraina interessa dare un messaggio di compattezza".
Stretta di mano e abbraccio tra Meloni e Zelensky a Bruxelles
Rapporti non compromessi - Quanto avvenuto con Emmanuel Macron, ha spiegato ancora Giorgia Meloni "non compromette i miei rapporti, ma quando c'è qualcosa che non va devo dirlo". "Confesso - ha aggiunto - che vivo alcune letture italiane come un po' provinciali. Nel senso che il tema non è 'gelo', 'problemi', il tema è che l'Italia è una nazione abbastanza centrale in Europa da dover dire quando su qualcosa non è d'accordo", ha spiegato.
Comparire nelle foto - Meloni smentisce dunque un presunto isolamento dell'Italia. "Leggo che avrei prodotto l'isolamento dell'Italia: a Parigi c'erano due presidenti europei e non ce n'erano altri 25", ha affermato tornando sulle tensioni dopo il vertice a Parigi tra Macron, Zelensky e Scholz. "Sono rapporti politici, mi pare che vengano raccontati come se stessimo alle medie, come un problema personale", ha aggiunto. "In passato per noi era sufficiente stare in una foto e pensavamo che questo definisse la nostra capacità di incidere, io dico che non è così. Come gli altri segnalano quando non sono d'accordo, e tutti in Italia sono contenti, è importante far ascoltare la voce italiana all'estero", ha ribadito il presidente del Consiglio.
Come il Titanic - "Chi pensa a una Ue di serie A e serie B, chi pensa che l'Europa debba essere un club in cui c'è chi conta di più e di meno, sbaglia. Secondo me quando si dice che l'Ue ha una prima classe e una terza classe, vale la pena ricordarsi del Titanic. Se una nave affonda non conta quanto hai pagato il biglietto".
Zelensky e Sanremo - Parlando ancora di Zelenky, Giorgia Meloni avrebbe preferito la sua presenza al Festival di Sanremo: "Mi dispiace più che altro che si sia creata una polemica: non è mai facile far entrare la politica in una manifestazione come Sanremo, anche se poi ci entra sempre", ha detto, aggiungendo di aver apprezzato comunque la scleta di inviare una lettera.
Migranti e Mes - Sui migranti al Consiglio Ue "ho trovato molto più pragmatismo di quanto non ne trovi in altri dibattiti. Il problema di non governare i flussi migratori lo hanno tutti e penso che tutti lo vogliano affrontare con pragmatismo, non in maniera ideologica. Di fronte al racconto di cosa accade sulla rotta mediterranea credo ci sia molta convergenza", ha speigato Meloni. Sul fronte Mes, invece, ha parlato di una "questione che non è stata affrontata" .
Tajani: "Errore della Francia non coinvolgerci nell'incontro con Zelensky" In merito al trilaterale Scholz-Macron-Zelensky, con la Francia "non c'è stato uno strappo", ma "secondo me è stato un errore non coinvolgere l'Italia, visto che c'è un Trattato del Quirinale". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del convegno Medor di Leonardo Foundation alla Luiss di Roma. "Dobbiamo andare avanti, perché quello che conta è l'unita degli europei per sostenere l'Ucraina in questo momento così importante", ha aggiunto.
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