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Vertice Ue su Ucraina e migranti: frenata sui caccia a Kiev e rilancio sui controlli alle frontiere

Gelo fra Italia e Francia, con Giorgia Meloni che critica l'invito di Macron a Zelensky. I leader europei si danno appuntamento a marzo per definire i dossier

Il vertice Ue di Bruxelles: focus su Ucraina e immigrazione

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Al vertice Ue ha prevalso la linea del presidente Charles Michel: chiudere il Consiglio dei leader in un solo giorno, a costo di fare notte fonda. Alla fine, dopo una lunga trattativa su migranti e dossier economici, i 27 Stati membri hanno trovato una quadra: più attenzione ai controlli e alla protezione delle frontiere da un lato, flessibilità sull'uso dei fondi esistenti ma aiuti di Stato più rapidi ed estesi dall'altro. Al centro della riunione c'è stato, ovviamente, anche il dossier Ucraina. La partecipazione storica di Volodymyr Zelensky non ha però dato la spinta necessaria a garantire l'invio a breve dei caccia richiesti da Kiev per contrastare l'invasione russa. "È impossibile consegnare gli aerei all'Ucraina a breve", ha spiegato Emmanuel Macron.

Quella raggiunta nella notte è dunque una mediazione destinata a tornare sul tavolo dei leader al Consiglio europeo di fine marzo. La frenata della Francia sui jet militari all'Ucraina è significativa anche perché arriva dopo il vertice a tre all'Eliseo tra Macron, Scholz e Zelensky. È a loro due che Kiev puntava innanzitutto per trainare l'Europa verso l'invio dei jet di cui l'Ucraina ritiene di avere assoluto bisogno.

Gelo tra Macron e Meloni  Il pressing dei Paesi Baltici e della Polonia sulla questione aerei militari non ha però trovato il consenso necessario, tanto che anche Ursula von der Leyen e Charles Michel sono rimasti prudenti. L'incontro di Parigi stato anche il casus belli del nuovo scontro tra Emmanuel Macron e Giorgia Meloni. Il presidente del Consiglio ha definito "inopportuno" l'invito inoltrato da Parigi a Zelensky. Macron, interpellato dai cronisti, ha plasticamente fotografato il gelo con Roma: "Non c'è stato nessun bilaterale con Meloni, ma ci siamo incrociati. Io rispetto sempre le persone e le loro scelte, è una questione di principio". "Sono molto soddisfatta del Consiglio europeo", ha tuttavia sottolineato Meloni.

La linea Michel su controlli e rimpatri  Sulla migrazione "c'è stato uno scambio molto costruttivo, franco, pieno di rispetto reciproco", ha evidenziato Charles Michel. "È un argomento che interessa tutti, dobbiamo dare una risposa europea. Ci sono tre ambiti: l'azione esterna, che va rafforzata, la questione dei rimpatri, abbiamo identificato le questioni sulle quali dobbiamo lavorare per portare a un aumento del tasso di rimpatrio. Poi c'è la questione del controllo delle frontiere esterne e qui dobbiamo assegnare più fondi".

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