TUTTI I 28 BIG IN GARA

Sanremo 2023, le pagelle della terza serata: Elodie, fascino e interpretazione

Prove convincenti anche per Madame, Colapesce Dimartino e Ultimo. Giorgia si riprende, Paola e Chiara sottotono

di Massimo Longoni

© IPA

Terza serata del Festival di Sanremo, con l'esecuzione di tutte e 28 le canzoni in gara. Iniziano a delinearsi meglio i valori. Giorgia si riprende, Mengoni si conferma, anche se Madame, Elodie e Colapesce Dimartino colpiscono con prove convincenti. 

Paola & Chiara, "Furore" Si può parlare di tormentone a febbraio o fino a giugno c'è una moratoria? La canzone delle sorelle Iezzi ha tutto per diventarlo. La loro performance è però stranamente meno precisa della prima uscita. 6+

Mara Sattei, "Duemilaminuti" Ironia della sorte, porta un brano firmato da due "hitmaker" come suo fratello Thasup e Damiano David, che finisce con l'essere più sanremese di tanti altri. Aggettivo da non intendersi per forza con accezione negativa: il brano ha un suo fascino e una sua eleganza che si fanno largo a ogni ascolto. 6

Rosa Chemical, "Made in Italy" C'è chi entra Papa ed esce Cardinale e chi invece si guadagna sul campo i galloni da generale. Che lui se la stia godendo un mondo è evidente, così come sembra sempre più a suo agio sul palco dell'Ariston trasmettendo il suo divertimento anche agli spettatori. 6+ 

Gianluca Grignani, "Quando ti manca il fiato" Una nota rivista lo ha eletto santo protettore del rock'n'roll distribuendo a Sanremo suoi santini. La sua canzone ha un testo personale e sentito e un impianto robusto e lui riesce a interpretarla in maniera più pulita rispetto alla prima sera. Dà anche prova di calma e maturità quando ferma l'orchestra per un problema tecnico chiedendo scusa a tutti. 7-  

Levante, "Vivo" Tra sensualità e grinta, è una canzone che vive su un sottile equilibrio che Levante non riesce sempre a mantenere. Peccato perché gli ingredienti per emergere ci sarebbero tutti. 6

Tananai, "Tango" Per lui un Sanremo speculare a quello dell'anno scorso: da oggetto sconosciuto, caciarone e stonato, a elegante e romantico chansonnier nelle zone alte della classifica. Perfetto approdo di un anno di crescita in cui ha mostrato di avere molte frecce al suo arco. 7+ 

Lazza, "Cenere" Il suo è uno dei brani più contemporanei in gara. Arrangiamento stratificato e ricco di dettagli e suoni inconsueti. Lui sciolto e sicuro, mette a segno un punto con tutte le mamme volendo donare a fine esibizione un mazzo di fiori alla sua. 7,5

LDA, "Se poi domani" Una prova senza sbavature per una canzone leggera che non fa male ma nemmeno sembra poter ambire a zone nobili della classifica. 5,5 

Madame, "Il bene nel male" Forte del terzo posto della prima classifica generale non teme nemmeno la scaramanzia presentandosi vestita completamente di viola. La sua canzone è un fluire travolgente in cui anche le parole sono usate con funzione ritmica. Se la può giocare fino all'ultimo. 8 

Ultimo, "Alba" Rispetto alla prima uscita aggiusta il tiro dell'esibizione: canta tutta la prima parte al pianoforte e limita la mimica al finale quando la canzone decolla. E tutto sembra andare al posto giusto. 7,5

Elodie, "Due" Una delle canzoni tra le più passate in radio, coniuga ritmo e sensualità. Ed Elodie è perfetta nel farla risaltare al meglio. 8

Mr. Rain, "Supereroi" Qualcuno nei giorni scorsi gli ha detto che la sua canzone spopolerà tra i bambini. In questo commento ci sono tutti i meriti e tutti i limiti di questo pezzo. 6

Giorgia, "Parole dette male" Rispetto alla prima uscita un deciso passo in avanti: precisa, più sciolta, riesce a portare l'ascoltare per mano nel cuore di una canzone che ha bisogno di tempo per sedimentarsi. 6,5

Colla Zio, "Non mi va" Non ripeteranno exploit di proposte simili alloro (vedi Lo Stato Sociale) ma sicuramente il loro funky allegro e radiofonico sembra la cosa più a fuoco arrivata dalla galassia Sanremo Giovani. 6,5

 
Marco Mengoni, "Due vite" Ha iniziato la sua corsa in testa e adesso il difficile è mantenere a distanza gli inseguitori. A un ulteriore ascolto, al netto della standing ovation dell'Ariston, l'impressione è sempre che lui sia un passo avanti alla canzone. 7+ 

Colapesce Dimartino, "Splash" Se l'impatto della prima uscita è stato tale da metterli al primo posto della serata a tallonare Mengoni nella classifica generale, al nuovo ascolto la canzone sembra già un classico che si ha nelle orecchie da settimane. Se la giocheranno fino all'ultimo. 8

Coma_Cose, "L'addio" Tornano sul palco freschi di annuncio di matrimonio, cosa che completa il senso della canzone ma al tempo stesso la rende ancora più lontana dall'oggi. Comunque sempre delicati e piacevoli. 6,5

  
Leo Gassmann, "Terzo cuore" La sua è una corsa sulla lunga distanza. La partenza è stata già buona ma, con la scrittura di Zanotti e un'interpretazione convincente dalla sua, può togliersi delle soddisfazioni. 6,5

I Cugini di Campagna, "Lettera 22" Impeccabili da un punto di vista vocale, possono contare anche su un ritornello che funziona come pochi altri. Peccato molti non li prendano sul serio. 6,5

Olly, "Polvere" Unico a usare l'autotune in funzione puramente espressiva (l'accattivante bridge, momento migliore del brano), il cantautore genovese potrà trovare in radio e streaming le soddisfazioni che probabilmente non arriveranno dalla classifica del Festival. 5,5

Anna Oxa, "Sali (Canto dell'anima)" Uscita malconcia dalla prima serata oltre i suoi demeriti prova a recuperare con una prova di carattere ed esperienza. Ma si capisce che più che la gara a lei interessa fare arrivare il senso del pezzo a chi ascolta. La canzone firmata da Bianconi e Kaballà ha un'ambizione che di fatto la colloca in un campionato a sé. 6+    

Articolo 31, "Un bel viaggio" Tempo di bilanci e pentimenti. J-Ax e Dj Jad, messi da parte personalismi e colpi di testa, giocano sul velluto parlando alla generazione che li ha visti protagonisti. E pongono le basi per un nuovo futuro. 6,5 

Ariete, "Mare di guai" Schiacciata dal peso dell'Ariston nella prima serata, recupera il suo caratteristico cappellino e si mostra molto più tranquilla e sicura. Ne guadagna la canzone, che emerge nella sua freschezza e delicatezza. 7-

Sethu, "Cause perse" Il suo merito principale è quello di provare a dare una sveglia all'Ariston con l'unica canzone in gara che provi a portare un piglio vagamente rock. Ma alla fine la causa persa è proprio la sua perché non riesce a fare breccia. 5 

Shari, "Egoista" Alle prese con una partenza ad handicap causata da un vestito in latex che le rende difficoltoso scendere le scale, pur con qualche difficoltà appare più centrata sul pezzo che ne guadagna. 6+ 

Gianmaria, "Mostro" Testo interessante e ritornello martellante, la canzone ha una sua potenzialità che potrebbe esprimersi sul lungo periodo, in particolare in chiave radiofonica. 5,5

Modà, "Lasciami" Pezzo intenso e melodico che non arriverà nelle zone alte della classifica ma farà la felicità dei fan del gruppo. 6,5

Will, "Stupido" Condivide lo stesso destino di altri suoi compagni arrivati da Sanremo Giovani: con 28 canzoni in gara il suo brano, pur educato e bene interpretato, senza particolari guizzi rischia di perdersi. 6