IN EUROPA

La finanza sostenibile è nel mirino

Maggiore trasparenza su questioni legate alla sostenibilità degli investimenti

di Dario Donato

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La finanza europea è verde ma non verdissima. Così sembrerebbe a giudicare dall'ondata (si parla di oltre 100 miliardi di euro) di fondi d'investimento che sono stati riclassificati al ribasso secondo gli standard europei SFDR che mirano a aumentare la trasparenza a vantaggio degli investitori finali su questioni legate alla sostenibilità degli investimenti.

Molti di questi fondi sono passati da livello 9 a livello 8, vale a dire da fondi che hanno un obiettivo di investimento sostenibile a più generiche caratteristiche di promozione ambientale e sociale. Il livello 9 è la massima classificazione ESG europea e secondo la nuova regolamentazione voluta da Bruxelles possono appartenere a questa categoria solo gli investimenti al 100% sostenibili. Un vero e proprio giro di vite che sta mettendo in difficoltà l'industria del risparmio nella capacità di riadattarsi al nuovo quadro normativo, ma che mira a schiacciare nell'angolo i fenomeni di greenwashing, cioè quelle pratiche che si dichiarano green per attirare l'attenzione dei risparmiatori ma nella realtà dei fatti lo sono molto meno. 

Un'attenzione da attirare perché in effetti è già elevatissima. Secondo Assogestioni in Italia il 40% delle masse di risparmio gestito sono amministrate con parametri di sostenibilità. Se si allarga l'orizzonte al mondo, calcola Bloomberg, ci sono 41 Mila miliardi di dollari di prodotti finanziari che rispettano (o dovrebbero rispettare) criteri di sostenibilità.

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Numeri enormi, che da una parte inquadrano una sensibilità crescente globale, dall'altra una necessità di regolarla evitando derive opache come sta provando a fare l'Europa stringendo le viti del regolamento SFDR con l'obiettivo di armonizzare in un set di regole il mercato dei fondi.

La nuova normativa di secondo livello, secondo la società di certificazione e analisi Morningstar potrebbe portare nei prossimi mesi a ulteriori centinaia di miliardi di declassamenti da livello 9 a livello 8. Per i risparmiatori sarà più difficile districarsi e per l'industria riclassificarsi. 

Ma alla fine del percorso i fenomeni di maquillage green in Europa faranno sempre più fatica ad attirare flussi di denaro consistenti.

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