Carburanti e balneari sono i nodi su cui governo e maggioranza sono impegnati, in questi giorni, per trovare una quadra. L''impegno è portare a casa le votazioni sul decreto del governo in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti, in esame alla Camera, e il Milleproroghe in discussione al Senato. A Montecitorio, l'iter del primo provvedimento segna però un nuovo stallo e la seduta viene aggiornata. Sui balneari si continua a trattare per arrivare a una proroga della delega al governo, che darebbe all'esecutivo alcuni mesi di tempo in più per una riforma strutturale del settore voluta anche dall'Ue.
"Abbiamo deciso un rinvio della commissione, in attesa dei due tavoli tecnici del governo con i gestori che si terranno domani al Mimit. Aspettiamo l'esito di questi tavoli e pertanto tutta la maggioranza unita ha deciso di rinviare la seduta ai prossimi giorni", spiega il deputato di Fdi Gianluca Caramanna. Non sembrano dunque sciolti i nodi all'interno della coalizione di governo. La questione da risolvere ruota attorno all'emendamento al decreto presentato dall'esecutivo, che conferma l'obbligo per i gestori di esporre il prezzo medio accanto al prezzo praticato - accanto alla creazione di un app consultabile dagli automobilisti - con cui sarebbe in linea FdI. Gli emendamenti proposti da Forza Italia e Lega, invece, prevedono solo l'esposizione di un Qr Code che rimanda al sito del Mimit, dove vengono pubblicati i dati sui prezzi dei carburanti.
"Malgrado il parere contrario dell'Antitrust, espresso in più occasioni, e gli emendamenti a firma degli altri partiti di maggioranza e di tutte le opposizioni, il governo resta fermo sulla irragionevole decisione di imporre la realizzazione di un nuovo cartello per esporre il prezzo medio dei carburanti", conferma Assopetroli Assoenergia.
Nodo balneari -
L'altro fronte è quello dei balneari. Martedì mattina si è tenuto un incontro, poi aggiornato al tardo pomeriggio, tra i rappresentanti nazionali delle associazioni di categoria del settore balneare e una delegazione di Fratelli d'Italia, per fare il punto in merito alle ipotesi di intervento normativo che dovrà disciplinare la materia. Fdi ribadisce l'impegno a sostegno della categoria e a difesa delle imprese balneari esistenti, che non ha intenzione di disattendere. L'intento sarebbe di trovare un percorso condiviso, ma la strada sembra molto stretta: l'ipotesi di una proroga del termine del 31 dicembre 2023 per mettere a gara le concessioni, come prevedono gli emendamenti al Milleproroghe presentati da FI e Lega, non sembra percorribile.
Si continua a trattare per arrivare a una proroga della delega al governo, che darebbe all'esecutivo alcuni mesi di tempo in più per una riforma strutturale del settore, auspicata anche dalla premier Giorgia Meloni. Mercoledì mattina sono in programma incontri di maggioranza per sciogliere i nodi su alcuni punti del decreto Milleproroghe, poi le commissioni al Senato si riuniranno di nuovo alle 12, per votare sugli emendamenti accantonati tra cui figurano, oltre a quello sui balneari, quelli su smart working per i lavoratori fragili, sanità e istruzione del decreto.