Prima serata del Festival di Sanremo 2023. Si sono esibiti i primi 14 dei 28 Big in gara. Marco Mengoni e Ultimo hanno confermato con le loro esibizioni il ruolo di favoriti. Bene Elodie, possono crescere Coma_Cosa, Ariete, Mara Sattei e Leo Gassmann. Emozione traditrice per molti dei cantanti, soprattutto i più giovani.
SANREMO 2023
La classifica - I meme - Tutti momenti top (e flop)
La cronaca: prima serata - seconda serata - terza serata - quarta serata (duetti) - Finale
Le pagelle: prima serata - seconda serata - terza serata - quarta serata (duetti) - Finale
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Anna Oxa, "Sali (Canto dell'anima)" Torna al Festival con un brano dal testo spirtuale. Il ritornello è un momento di alleggerimento in un'interpretazione dove l'enfasi non manca. E proprio l'eccessivo carico finisce con il penalizzare la resa complessiva. 5,5
Gianmaria, "Mostro" Deve scontare un avvio incerto condizionato dall'emozione. Quando però la canzone decolla si scioglie anche lui. Da risentire. 5,5
Mr. Rain, "Supereroi" Inizia al pianoforte e poi viene raggiunto sul palco da un coro di bambini. Il suo è un brano delicato e orecchiabile sull'importanza di affrontare le difficoltà vicini a qualcuno a cui appoggiarsi. Il mix è un po' ruffiano ma funziona. 6,5
Marco Mengoni, "Due vite" Arriva sul palco dell'Ariston con i crismi del favorito della vigilia, cosa che non porta mai bene. Si porta dietro una tensione palpabile che scarica con un'esibizione in cui mette una grinta quasi inedita per lui. E il brano conferma tutto il potenziale per arrivare in alto. 7+
Ariete, "Mare di guai" Penalizzata dalla troppo emozione che a un certo punto le fa anche rompere la voce. Il suo merito è quello di riprendersi e arrivare in fondo appoggiandosi a una canzone romanticamente piacevole, che unisce cantautorato e sensibilità moderna. 6+
Ultimo, "Alba" Porta una canzone non semplice, che di fatto non ha un vero ritornello ma è un crescendo continuo. Una struttura che può renderla meno di impatto al primo ascolto anche se lui ci mette il consueto carico di emotività a cui aggiunge una mimica teatrale che toglie un po' di spontaneità. 7+
Coma_Cose, "L'addio" La volta precedente avevano cantato il loro amore guardandosi negli occhi. Questa volta iniziano dandosi le spalle per raccontare una crisi. Canzone delicata, intonazione un po' da rivedere. Ma possono essere una sorpresa. 6,5
Elodie, "Due" Si presenta come dark lady tra occhi bistrati, trasparenze e piume di struzzo. La sua canzone si muove tra sonorità urban e morbidezze melodiche avendo nel ritornello una delle frasi gancio più forti di questo Festival. Ed Elodie la interpreta con personalità in maniera impeccabile. 7
Leo Gassmann, "Terzo cuore" La scrittura di Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari si sente anche se Gassmann smussa gli angoli con un'interpretazione più classica. Il pezzo ha però un crescendo coinvolgente e la giusta dose di orecchiabilità. 6,5
I Cugini di Campagna, "Lettera 22" Un curioso ibrido firmato da La Rappresentante di Lista: una strofa che sembra una canzone dei Pooh con un ritornello che è pura disco music con un filo di nostalgia. Chiudete gli occhi, dimenticate zatteroni e tutine glitterate, e tutto vi sembrerà più bello e credibile. 6,5
Gianluca Grignani, "Quando ti manca il fiato" La sua è rock ballad sentita e solida. Peccato che l'interpretazione non faccia arrivare tutte le parole in maniera chiara, ma ha il merito di staccarsi dalle sonorità che predominano in gran parte dei pezzi in gara. 6+
Olly, "Polvere" Tocca a lui mettere la prima nota scanzonata della serata. Strofa up tempo, bridge in falsetto e poi un ritornello a piena voce. L'impressione è di una canzone che in questo Festival possa trovare poco spazio. 5,5
Colla Zio, "Non mi va" Tocca a loro occupare lo spazio estroso di questa edizione. Un brano divertente e divertito che sembra perfetto in ottica radiofonica, con qualche passaggio ardito nel testo. 6+
Mara Sattei, "Duemilaminuti" Dopo i successi estivi la Sattei mette il vestito da sera in tutti i sensi. La sua è una canzone piuttosto tradizionale per i canoni sanremesi ma interpretata con intensità e precisione. 6,5
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