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Autonomia differenziata, il monito di Schillaci: "Sulla Salute il ministero mantenga un ruolo guida" 

Alta tensione tra maggioranza e opposizione dopo il varo del disegno di legge. Il Pd: "Testo spacca Italia". Tra le fila del governo risalta l'avvertimento del ministro della Sanità 

Ansa

Prosegue il muro contro muro sull'Autonomia differenziata, con il centrodestra che parla di riforma storica e il Pd che definisce il testo "spacca Italia". All'indomani del varo del ddl, però, si apre una crepa anche all'interno del governo, in particolare sulla Sanità tra Orazio Schillaci che chiede che sul tema della Salute il "ministero mantenga un ruolo guida sulle Regioni" e il vicepremier Matteo Salvini, che va all'attacco di alcuni governatori. 

Autonomia differenziata, i punti principali del ddl Calderoli

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Schillaci: "Sulla Salute, il ministero guidi le Regioni"  Schillaci, tecnico di area Fratelli d'Italia, lancia un monito chiedendo che le Regioni siano in qualche modo "guidate dal ministero della Salute", che, a suo dire, deve avere "non solo un potere di indirizzo e distribuzione dei fondi ma deve anche sostenere un meccanismo virtuoso insieme alle Regioni per capire chi lavora meglio e aiutare chi è in difficoltà o non riesce a lavorare così bene".

Salvini: "Se Sanità scadente colpa di governatori incapaci"  Di tono assai diverso è invece l'intervento del leader della Lega: "Se in alcune Regioni il livello di assistenza sanitaria è scadente, non è per l'autonomia, che non c'è, è per l'incapacità di alcuni governatori, penso a De Luca ed Emiliano, che chiacchierano e per anni non hanno fatto nulla", ha affermato. "Molti di quelli che stanno commentando il testo non l'hanno neanche letto. Il tema Sanità - precisa - è gestito dalle Regioni e i livelli essenziali di assistenza rimangono uguali e garantiti per tutti. L'Autonomia prevede solo che chi si sente pronto potrà, come la Costituzione prevede, scegliere di esercitare a livello locale una delle 23 competenze che la sinistra ha messo nella Costituzione, spendendo meno e dando servizi migliori".

Fassino: "Governo vuole imporre centralismo che crea disuguaglianze"  A parte i dissapori interni al Centrodestra, resta altissima sul tema la tensione tra maggioranza e tutte le opposizioni, uno scontro reso ancora più violento dal clima pre-elettorale, a una settimana dal voto in Lombardia e nel Lazio. Piero Fassino lo denuncia in modo esplicito: "Il governo - attacca l'ex leader dei Ds - vuole imporre un centralismo regionale spezzettato, disorganico che crea disuguaglianze e divide il Paese. Uno specchietto per le allodole per raccattare qualche voto per le elezioni regionali".

Boccia (Pd): "Governo piegato alla peggiore Lega"  Secondo il dem, Francesco Boccia, "il governo si è piegato alla peggior Lega. Quella di Fontana e Calderoli non è l'autonomia prevista dalla Costituzione ma quella deteriore contro l'uguaglianza, la scuola pubblica e la Sanità pubblica; per loro autonomia coincide con privatizzazione dei servizi". Anche il governatore della Puglia, Michele Emiliano lega questo testo all'esito del voto, in particolare quello lombardo: "Se la Lega va sotto il risultato di Fratelli d'Italia in Lombardia - afferma - cambiano gli assetti interni al governo in maniera ancora più negativa per la Lega e Forza Italia. Temo e spero che dopo le regionali in Lombardia questo discorso sull'autonomia possa estinguersi".

Critiche anche da M5s, Si e Azione-Italia Viva  Netta la bocciatura da parte del Movimento 5 Stelle. L'ex ministro Stefano Patuanelli definisce il ddl "un'altra porcata di Calderoli". Anche il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni attacca frontalmente il partito di Salvini, osservando che "con l'approvazione dello 'Spacca Italia', il partito della Meloni ha ceduto alle scempiaggini della Lega, che finalmente potrà impugnare la bandierina dell'autonomia delle Regioni". Severo infine Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva, secondo cui "alla Meloni piace regalare giocattoli ai suoi ministri. Li lascia giocare, li fa girare a vuoto e li fa ripartire sempre dal via".

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