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Pamela Prati, le ex agenti a processo per il "caso Mark Caltagirone"

Le ex agenti della soubrette, Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo, sono accusate di sostituzione di persona

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Le ex agenti di Pamela Prati, Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo, sono finite a processo davanti al tribunale monocratico di Roma per il "caso Mark Caltagirone". Nei loro confronti la Procura contesta il reato di sostituzione di persona per la vicenda del presunto finto figlio di Caltagirone, Sebastian, fatto impersonare da un bambino. Sono stati proprio i genitori del minore a portare in tribunale Michelazzo e Perricciolo. Alla prima udienza si è presentata solo la Michelazzo, il processo è stato poi rinviato a una nuova udienza fissata per l'11 settembre.

La vicenda che ha coinvolto Pamela Prati nel 2018 è dunque arrivata in Tribunale.  e riguarda la storia dell'imprenditore Caltagirone, personaggio "creato" dalle due agenti: il presunto uomo d'affari che si sarebbe proposto di sposare la soubrette. Nel maggio del 2019 la stessa Prati, dopo avere annunciato di essere pronta a convolare a nozze con l'imprenditore, ha ammesso di essere stata vittima di un raggiro da parte delle sue agenti che avrebbero inventato l'esistenza di Caltagirone per ottenere clamore mediatico.

Le due agenti sono state querelate dalle persone che le due imputate hanno utilizzato, a loro insaputa, per interpretare Caltagirone e il figlio che "l'imprenditore" aveva in affido. Le ex manager della Prati, per rendere più credibile la messa in scena, avevano infatti inviato a giornali e tv le foto delle due ignare parti lese. La foto del finto Caltagirone è stata rubata dal profilo social di Marco Di Carlo. "Il tutto è avvenuto per dare un volto al presunto promesso marito della signora Prati per confermare una storia poco credibile", ha detto in aula Di Carlo. La foto in questione era "un selfie con mia figlia che avevo fatto e postato per la festa del papà".

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