Si è svolto nella mattinata di mercoledì 1 febbraio, all'interno dell'aula 21 del Tribunale penale di Roma, la prima udienza del processo che vede imputate Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo, le due ex agenti di Pamela Prati, coinvolte nello scandalo legato al finto matrimonio tra l'ex diva del Bagaglino e il fantomatico Mark Caltagirone. Alle ex manager viene contestato il reato di sostituzione di persona per la vicenda del presunto finto figlio di Caltagirone, Sebastian, fatto impersonare da un bambino. Sono stati proprio i genitori del minore a portare in tribunale Michelazzo e Perricciolo.
Quest'ultima non si è presentata in aula, ma avrebbe dato incarico all'avvocato Anna Beatrice Indiveri una richiesta di messa alla prova, che permetterebbe all'imputata di ottenere la sospensione del processo esercitando una prestazione di pubblica utilità senza retribuzione. Il pubblico ministero si è opposto alla richiesta di Perricciolo e il processo è stato rinviato a una nuova udienza fissata per il prossimo 11 settembre.
Eliana Michelazzo: "Pamela Prati vittima al 50%"
Presente, invece, Eliana Michelazzo che, fuori dal tribunale, ha parlato con le telecamere di "Pomeriggio Cinque": "Sono contenta di essere venuta perché voglio metterci la faccia - ha detto -, sono una vittima di questa storia. Anche Pamela Perricciolo vittima? Direi di no, per quello che so io è stato tutto fatto da lei". Michelazzo non si sbilancia su Pamela Prati: "Lei è vittima al 50% - ha aggiunto -. Vorrei che fosse fatta giustizia perché c'è di mezzo un minore e, anche oggi, ho visto i genitori del ragazzo molto tesi".