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La visione green del Parco Archeologico di Pompei 

Il progetto Azienda Agricola Pompei per valorizzare il patrimonio verde del Parco 

Getty

A Pompei tutto si è fermato al 79 d.C., l'eruzione del Vesuvio e la devastazione della città. Un luogo unico al mondo e meta turistica per eccellenza che ogni anno ospita milioni e milioni di visitatori. Anche qui, all'interno del Parco Archeologico di Pompei si guarda al futuro, un futuro rigorosamente green.

“Chi viene a Pompei scopre che la città non consiste solo di domus, di strade, di botteghe e di templi, ma anche di vaste aree verdi. Queste aree al momento rappresentano più che altro per noi un costo per la manutenzione, per tagliare l’erba, per curare queste aree. Adesso grazie al progetto delle pecore, che si inserisce in un progetto molto più ampio che abbiamo chiamato Azienda Agricola Pompei: valorizzare tutto il patrimonio verde del sito antico e degli altri siti intorno di Oplontis, Stabia e Bosco Reale. Adesso queste aree diventano l’occasione di creare un valore aggiunto sia per noi che risparmiamo sulla manutenzione, sia per i visitatori che possono fare un’esperienza più ampia. Alla fine, è un ritorno alle tecniche antichissime. L’innovazione vuol dire tornare alle nostre radici" ha dichiarato Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei. 

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Tornare alle nostre radici per valorizzare il patrimonio verde del Parco. Il progetto “Azienda Agricola Pompei” coinvolge oltre 150 pecore che hanno il compito di contribuire in maniera sostenibile e naturale al mantenimento e alla bonifica dei prati del sito archeologico. Un accordo sperimentale per l’attività di eco-pascolo della durata di 9 mesi. Non solo manutenzione, ma anche riforestazione e rimboschimento del patrimonio arboreo.

Sono quasi 60 gli ettari di proprietà del Parco Archeologico di Pompei in cui è partito un piano di rimboschimento, un vero e proprio programma di valorizzazione della biodiversità e di rimboschimento del patrimonio arboreo, sia con il servizio di manutenzione verde, sia invece con un programma di sponsorizzazione tecnica. Con questo programma noi da qua al 2024 andremo a mettere a dimora nel Parco Archeologico di Pompei oltre 7 mila piante" ha spiegato Paolo Mighetto, Funzionario Architetto Parco Archeologico Pompei. 

Un progetto che punta a riqualificare l'area nel rispetto delle antiche tecniche.  “ Abbiamo ricreato forse per la prima volta nel mondo moderno un vivaio che segue la coltivazione secondo le tecniche culturali antiche e non solo. Un centro produttivo che servirà al Parco Archeologico per riprodurre le piante, ed esclusivamente le piante della flora pompeiana, cioè quelle attestate archeologicamente fino al momento dell’eruzione del 79 d.C." continua l'Arch. Mighetto.  Il Parco Archeologico di Pompei, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, con i suoi 66 ettari, è un insieme unico di storia, cultura e natura.

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