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Se le telecamere di sorveglianza ti spiano dentro casa: l'allarme a "Le Iene" 

Il programma di Italia 1 mostra diversi video "intimi" finiti in rete senza autorizzazione 

La nostra vita privata condivisa in rete senza autorizzazione. È l'allarme lanciato a " Le Iene" che mostra come le immagini della nostra quotidianità, anche quelle più " intime", potrebbero finire in rete senza il nostro consenso. Questo a causa delle telecamere di sorveglianza poste all'interno delle abitazioni al fine di sentirci più sicuri, ma che potrebbero rivelarsi un grande pericolo per la nostra privacy. A spiegarlo è Matteo Viviani, l'inviato del programma di Italia 1, che mostra come centinaia di immagini riprese all'interno delle private abitazioni e non solo finiscano su gruppi Telegram, l'app di messaggistica, visualizzate da migliaia di utenti. 

Nelle chat è possibile violare la privacy di donne che si spogliano nelle loro cabine armadio, di mariti e mogli che fanno sesso in camera da letto, ma anche di donne dall'estetista o nei camerini se la telecamera e installata in un centro estetico o in un negozio. Immagini della quotidinità, ma private, che non sembrano siano condivise consapevolmente e che, invece, vengono visualizzate e ricondivise migliaia di volte senza l'autorizzazione dei diretti interessati. È quello che emerge dall'inchiesta delle "Iene" a seguito della segnalazione di un utente Telegram che, una volta intuito il meccanismo, denuncia quanto scoperto all'inviato del programma di Italia 1. 

" Si tratta di gruppi internazionali, dove ci sono spesso russi e arabi - racconta l'utente - successivamente hanno creato un gruppo dove condividevano solo le telecamere italiane. Potevi chiedere l'invito, ma dopo quando hanno visto che a mia volta non condividevo materiale, mi hanno buttato fuori", conclude. 

Le telecamere sarebbero pubblicamente visibili. Condividendo il codice di ciascuna di esse, letto attraverso un'applicazione specifica, sarebbe possibile accedere a tutti i filmati. È quanto spiegato da Paolo Del Cecco, tecnico forense, che racconta: "Quando ti connetti alla telecamera è possibile vedere anche il nome delle camere che stai per spiare. Un accesso abusivo che viene forzato illecitamente", conclude. 

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