Carmela, ti trovo a Milano ma so che hai origini lucane.
Sono originaria di Venosa, cittadina della provincia di Potenza, in Basilicata. Un luogo bellissimo e molto affascinante, intriso di storia e cultura. Qui ebbe i suoi natali il poeta Quinto Orazio Flacco, autore della celeberrima ode “Carpe Diem”, cioè “afferra l’attimo fuggente”.
Una realtà a cui sei molto legata, ma che hai lasciato per studiare.
Dopo la maturità, mi sono trasferita a Milano sognando di dedicarmi al design. In effetti, fin da bambina amavo la moda, passavo le serate a disegnare abiti e accessori, veri e propri outfit che custodivo in un quadernino: una passione molto forte che ho comunque trasmesso a mia figlia Margherita, che oggi fa lo stesso con mia grande emozione.
Tuttavia, la tua scelta è poi caduta sulle lingue straniere.
Ho sempre amato la parola, che a mio avviso è il mezzo con cui comunicare le emozioni. In particolare, le parole raccontano tantissimo della cultura di un Paese, hanno una forza enorme e costituiscono il superpotere della nostra specie.
Dall’università al mondo del lavoro, un passaggio molto naturale.
Dopo essermi laureata, ho deciso di approfondire le tematiche legate al mondo della comunicazione aziendale e delle relazioni pubbliche e mi sono iscritta ad un master, grazie al quale sono entrata in contatto con molte realtà aziendali. Ho iniziato subito con uno stage in un’azienda di cosmetici, occupandomi di creme, profumi e make-up: un’esperienza che mi ha dato tantissimo e che mi ha portato ad innamorarmi della cosmetica, un mondo davvero magico, che ha a che fare con le emozioni.
Un percorso che ti ha condotto a Filorga: com’è andata?
Dopo varie esperienze professionali, tra cui anche l’attività in agenzia, sei anni fa ho deciso di accettare questa sfida e ho iniziato a lavorare per questo straordinario brand francese. Fondata nel 1978, come primo laboratorio di medicina estetica d’Oltralpe, è via via cresciuta sviluppando trattamenti cosmetici di eccezionale efficacia in grado di agire sinergicamente sui segni del tempo e su tutti i parametri della qualità della pelle. Un successo ottenuto grazie al passaparola dei consumatori che hanno provato il prodotto e ne hanno apprezzato i risultati. L’ispirazione alla medicina estetica, l’efficacia e la sensorialità dei nostri prodotti vengono ottenute grazie alla collaborazione tra un comitato scientifico internazionale di esperti e maestri formulatori francesi, riconosciuti per il savoir-faire nello sviluppo di texture uniche, segno distintivo delle formule Filorga.
Un doppio ruolo: quello di manager e anche di mamma. Difficile?
La maternità è l’esperienza più bella che mi si potuta capitare: oltre a Margherita, che ha nove anni, tre anni fa ho avuto anche Ettore. Mantenere il giusto equilibrio non è semplice, bisogna affidarsi ad una solida organizzazione, anche se l’imprevisto è dietro l’angolo. Io comunque sono stata fortunata, perché posso anche contare sul supporto e l’aiuto di mio marito, anch’egli manager. Lui è il mio porto sicuro, ma anche avere una squadra di colleghi e collaboratori disponibili, preparati e in grado di gestire le emergenze e le difficoltà è un grande aiuto.
La maternità è stata un ostacolo per la tua carriera?
Assolutamente no, tutt’altro. In azienda ho sempre ricevuto grandi manifestazioni di affetto e stima, a maggior ragione dopo la seconda maternità. Quello che forse è stato più difficoltoso è stato il rientro dopo il secondo lockdown: la mia attività è fatta di relazioni e di dialogo con i giornalisti, con i partner dell’azienda, ma anche con i colleghi e i collaboratori, e il fatto di aver intrattenuto rapporti solo via internet mi aveva fatto momentaneamente perdere i contatti reali, veri, ai quali tengo moltissimo. Si tratta di usare nuovi sistemi, ma alla fine ci si ritrova comunque.
Oggi si parla molto di worklife balance: com’è la situazione in Filorga?
Da noi oltre il 70% del personale è donna e l’attenzione a questa tematica è molto alta. D’altra parte, l’attitudine dei giovani su questo argomento è massima perché vi è grande consapevolezza di ciò che si vuole dal posto di lavoro: un cambiamento positivo di cui le aziende si stanno rendendo conto.
Sei stata promotrice di Words-Care: me ne parli?
Si tratta di una newsletter che parla di bellezza e dell’importanza del prendersi cura delle parole, che narrano il tempo in cui ci troviamo e che sono intrise, oltre che di bellezza, anche di fenomeni estetici. D’altra parte, oggi si assiste a un grande cambiamento nella cura di sé, alla nascita di neologismi che corrispondono a una nuova presa di coscienza di noi stessi e del nostro corpo, andando oltre il tentativo di definire cosa è univocamente bello. La newsletter rappresenta il valore aggiunto che diamo ai nostri consumatori e a tutti i nostri interlocutori, punta a comunicare i valori del marchio. Penso che sia fondamentale per questo momento storico in cui stiamo passando da un’economia dell’attenzione a una economia della relazione. Ogni mese Filorga accende l’attenzione sui fenomeni del beauty attraverso keywords e perfino mediante immagini, avvalendosi di artiste in grado di evocare emozioni con le arti visive: nel 2022 abbiamo attivato una bellissima collaborazione con Pax Paloscia, un'artista italiana diplomata all'International Center of Photography di New York, mentre questo secondo anno di Words-Care avrà come guest-artist Francesca Protopapa, di origini romane, ma che svolge la sua attività di illustratrice e curatrice a Parigi. È possibile iscriversi alla newsletter al link www.filorganewsletter.it.
Progetti futuri di Filorga: vuoi dare qualche anticipazione ai nostri lettori?
Nel corso dell’anno, continueremo a mettere al centro i nostri valori: ispirazione alla medicina estetica, scienza, innovazione, efficacia e sensorialità saranno protagonisti di progetti importanti oltre a vivere all’interno di ogni prodotto Filorga. In questa chiave racconteremo, tra gli altri, NCEF-SHOT, un siero che agisce in dieci giorni su rughe, tono e luminosità grazie a un’altissima concentrazione del complesso NCEF, ispirato alla biorivitalizzazione e composto da Acido Ialuronico e 50 nutrienti essenziali, tra i quali vitamine, amminoacidi, minerali, coenzimi, antiossidanti.
La tua beauty routine ideale?
Non esiste una ricetta perfetta per sempre, e per tutti, perché ognuno è diverso e anche la pelle subisce modificazioni nel tempo e a seconda delle varie fasi della vita, degli stati d’animo e delle stagioni. In generale, direi detersione molto accurata mattino e sera, poi un siero che risponda alle esigenze specifiche e a seguire un trattamento in crema, o anche in gel, per garantire idratazione e nutrimento. Infine, una cura particolare va dedicata al contorno occhi, ove la pelle è assai delicata e molto sollecitata dalla nostra espressività.
Tempo libero: che mi dici?
Ne ho pochissimo e quello che ho lo dedico totalmente alla mia famiglia. Il mio sogno nel cassetto è quello di riuscire a ricavarmi un po’ di spazio per seguire qualche corso, magari di yoga… chissà! Ora come ora, cerco almeno di tenermi stretti i rapporti con le persone care non dimenticando di sentirle almeno al telefono.
Un suggerimento alle ragazze che desiderano fare carriera?
È fondamentale riconoscere la propria umanità, essere umili e capaci di ascoltare, perché l’ascolto è alla base della comunicazione. Non bisogna avere paura dei fallimenti, che purtroppo non mancano mai, ma continuare a provare e a riprovare tenendosi pronte ad accogliere i cambiamenti.