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Allarme invasione di microplastiche sulle spiagge francesi  

Milioni di piccole “lacrime di sirena” hanno colpito la costa della Francia occidentale

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Nei giorni scorsi sulla costa nord-occidentale della Francia, nella località di Pornic, decine di volontari e attivisti si sono presentati per setacciare la sabbia e raccogliere alcune delle centinaia di migliaia di palline di plastica a forma di lenticchia riportate a riva dal mare. Chiamate nurdles, plastic pellet o più poeticamente “lacrime di sirena” (mermaids tears), si tratta in pratica degli IPG - granuli di plastica industriale - che vengono utilizzati per produrre oggetti di uso quotidiano.

Milioni di piccole “lacrime di sirena” hanno colpito la costa della Francia occidentale

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Nei giorni scorsi sulla costa nord-occidentale della Francia, nella località di Pornic, decine di volontari e attivisti si sono presentati per setacciare la sabbia e raccogliere alcune delle centinaia di migliaia di palline di plastica a forma di lenticchia riportate a riva dal mare. Chiamate nurdles, plastic pellet o più poeticamente “lacrime di sirena” (mermaids tears), si tratta in pratica degli IPG - granuli di plastica industriale - che vengono utilizzati per produrre oggetti di uso quotidiano.  

Queste microplastiche misurano meno di 1,5 mm e sono estremamente dannose per la salute degli ecosistemi marini. Si stima infatti che ogni anno in Europa circa 160.000 tonnellate di mermaids tears finiscano nell’ambiente, contaminando la vita della fauna e della flora marina inquinando di conseguenza le nostre spiagge. Non solo dannose, ma anche incredibilmente difficili da rimuovere a causa delle loro piccolissime dimensioni. Il ministro francese per la Transizione ecologica Christophe Béch ha definito il fenomeno un vero e proprio “incubo ambientale”.

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