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Bimba morta di stenti a Milano, Alessia Pifferi cambia la difesa: chiesta una perizia psichiatrica

Per valutare la capacità di intendere e di volere della 37enne, in carcere da fine luglio con l'accusa di omicidio volontario aggravato, al momento dei fatti

Bimba morta a Milano, le foto tra i palloncini di Diana Pifferi

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Alessia Pifferi, la madre di Diana, la bimba morta di stenti a Milano dopo essere stata abbandonata da sola in casa per sei giorni, ha deciso di revocare il mandato difensivo ai suoi ormai ex legali. Fausto Teti, il nuovo avvocato al quale si è affidata la donna, farà "richiesta di una perizia psichiatrica" per valutare la capacità di intendere e di volere della 37enne al momento dei fatti. Pifferi si trova in carcere da fine luglio con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

Il cambio di difesa è avvenuto nel giorno in cui la donna avrebbe dovuto essere sentita nuovamente davanti al gip Fabrizio Filice dopo che la scorsa settimana era stata depositata una perizia che ha dimostrato l'assenza di tranquillanti o droghe sul biberon della bimba, confermando una parte della versione fornita dalla donna agli inquirenti titolari del fascicolo, i pm Francesco De Tommasi e Rosaria Stagnaro. Il nuovo legale ha chiesto qualche giorno per acquisire e studiare gli atti e l'interrogatorio è stato rinviato all'8 febbraio 2023.

Teti ha incontrato la donna "per circa tre ore" nel carcere milanese di San Vittore e ha "ascoltato la sua versione dei fatti". Dal punto di vista "oggettivo", ha aggiunto il difensore, il quadro dei fatti "è chiaro" e ora elemento centrale per la difesa, ha ribadito il legale, sarà una richiesta di perizia psichiatrica nel processo, che si terrà davanti alla Corte d'Assise di Milano.

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