L'unico superstite all'incidente di Roma, nel quale hanno perso la vita cinque giovanissimi, è Leonardo Chiapparelli. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo sarebbe sopravvissuto grazie a due delle vittime: Flavia e Giulia erano in braccio ai loro amici e hanno fatto da scudo. Le condizioni del sopravvissuto, ancora in terapia intensiva, stanno migliorando: domenica scorsa il 21enne ha chiesto di seguire la partita della Lazio. Intanto un altro amico della comitiva confessa: "Avrei dovuto esserci anche io su quella macchina, sono salvo grazie a un cambio turno".
"Leonardo vivo grazie alle amiche" -
Giovedì scorso Flavia Troisi e Giulia Sclavo erano in braccio a due amici seduti nei sedili posteriori. Al momento dell'impatto i loro corpi sono stati sbalzati fuori dalla Cinquecento in via Nomentana insieme a quello di Valerio Di Paolo. Leonardo Chiapparelli è sopravvissuto probabilmente perché le ragazze gli hanno fatto da scudo.
Nuovi particolari della serata -
L'auto che si è tragicamente ribaltata era omologata per quattro persone. Pare che a bordo il quinto e sesto passeggero, Flavia e Leonardo, si siano aggiunti in un secondo momento. Non si trovavano nello stesso locale del resto della comitiva ma erano in un altro pub, a poche centinaia di metri di distanza. Avrebbero accettato un passaggio in Cinquecento intorno alle 2,15, per essere accompagnati a prendere l’auto di Leonardo. La destinazione si trovava in piazza Varisco, poco dopo il punto dell’incidente.
"Posso vedere la Lazio?" -
Solo il 21enne sopravvissuto potrà svelare nuovi particolari su ciò che è accaduto prima dell'impatto, a partire da chi era alla guida quella sera. Il ragazzo, ricoverato in terapia intensiva al Sant’Andrea, sta meglio. Domenica scorsa sarebbe riuscito a seguire la partita della Lazio, la sua squadra del cuore, attraverso lo schermo del telefono. La famiglia aveva evitato di consegnarglielo prima per ragioni precauzionali. Il ragazzo è ancora sotto shock. "Sono rimasto solo", avrebbe detto non appena gli è stato comunicato della morte degli amici. Intanto sua madre avrebbe fatto visita ai genitori di Alessio, amico del cuore di Leonardo, provando grande dolore per la sua morte e senso di colpa per potere ancora abbracciare il suo ragazzo. Lo riferisce la Repubblica.
"Avrei dovuto esserci anche io su quella macchina" -
La morte dei cinque ragazzi sulla Nomentana ha sconvolto tutti, anche chi quella sera avrebbe dovuto passarla con loro. Solo per una casualità un loro amico non si trovava a bordo della Cinquecento dell'incidente. In un'intervista al quotidiano la Repubblica, Simone Natale racconta: "Mi è saltata la serata all'ultimo momento perché mi hanno cambiato il turno di lavoro, sono vivo per miracolo". Il 21enne, guardia giurata al centro commerciale Porte di Roma, è stato chiamato dal suo capo per la variazione dell'orario lavorativo poco prima dell'appuntamento con gli amici. "Qualcuno, forse Flavia o Simone, ma non so dire chi con precisione - spiega addolorato il ragazzo - ha preso il mio posto in macchina e io sono ancora qui".