Massimo Bottura non vede bianco o nero, non parla usando la "o" ma la "e", nomina spesso la Ferrari e sostiene che l'Italia non sia un Paese "da rivoluzione ma da evoluzione". Perché un passato come il nostro non va perso e nemmeno vissuto con nostalgia. Lui stesso si definisce uno che "vive con un piede nel passato e uno nel futuro", ma soprattutto si ritiene una persona che non si accontenta di quanto già fatto perché "non mi stimola più". Per questo annuncia a TgCom24, durante il Congresso Identità Golose 2023, l'apertura di un nuovo ristorante a Modena entro la fine dell'anno.
La nuova apertura - "Nel mio futuro c’è sempre futuro, non riesco ad accontentarmi", dice lo chef dell'Osteria Francescana nel corso di una lunga intervista sul concetto di rivoluzione (tema dell'edizione 2023 di Identità Golose), formazione dei giovani e stato di salute della cucina italiana. Lui, Massimo Bottura, guarda sempre a quello che resta da fare e quindi annuncia: "Il prossimo ristornate che apriremo a Modena sarà al 100% di proprietà dell'Osteria Francescana, sarà nel 2023 e sarà rivoluzionario ma non posso dire altro".
Tra miti e criticità - Eppure lo chef stellato modenese non si definisce un rivoluzionario ma piuttosto "un uomo di buonsenso". L'aspetto fondamentale rimane sempre quello di saper analizzare il nostro passato in "chiave critica" e "non nostalgica" perché questo è il modo per migliorarsi. Per fare un esempio cita la Ferrari, altro mito italiano nel mondo basato a Modena. "Una Ferrari del 1965, 250 GTO, che vince Le Mans non la butto, ma prendo il meglio del passato, e cioè le forme delle GTO degli anni '60 con tecnologia e motore contemporaneo: questo è il modo di evolvere la nostra storia". In ogni ambito, cucina compresa.
Modello Italia - E di sicuro si evolve la cucina italiana, mai così ad alto livello secondo Bottura. "La nostra cucina ha già preso una direzione straordinaria, non si è mai mangiato così bene come nell’ultimo decennio perché c’è stata una crescita e una formazione dei cuochi e al tempo stesso i giovani sono stati straordinari", spiega lo chef, che, però, ha un appunto da fare: "Dobbiamo migliorare il modo di comunicare l’Italia, dobbiamo usare le 'e' e non le 'o', dobbiamo dire 'Bologna e Modena, la Ferrari e la Lamborghini, non una o l'altra". E questo perché il nostro Paese, che ha saputo creare angoli di alta cucina in ogni parte della penisola, "è amato sempre più dagli stranieri che dagli italiani stessi".
Andy Warhol, le New Balance e i giovani - E' ogni volta pieno di entusiasmo, cita Andy Warhol e dice che "non è mai tutto o bianco o nero ma c'è sempre una New Balance grigia di mezzo": il modo di fare e comunicare di Bottura trasuda passione, unicità ed eccellenza, anche, o soprattutto, parlando dei giovani. "Io voglio creare sempre nuovi progetti per i ragazzi, lo faccio per loro perché i giovani sono scintille di novità, sono il nostro futuro. Sono loro che mi danno forza ed energia e, certo, hanno bisogno di un leader che li guidi. Ma l'importante è costruire per loro un futuro visibile, farli sentire responsabilizzati, dargli stimoli culturali. Questo fa la differenza".