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Giorno della Memoria, Mattarella: "Hitler e Mussolini responsabili, ma consenso nella popolazione" | "Costituzione sancisce il no all'Italia razzista"

Il Capo dello Stato: "Nazismo e fascismo crearono i presupposti dello sterminio. Mai più uno Stato che calpesta libertà e diritti" 

Per il Giorno della Memoria, Sergio Mattarella ricorda come la "parte maggiore della responsabilità delle leggi e della politica razzista, in Germania e in Italia" sia da attribuire "ai capi dei due regimi, Hitler e Mussolini. Ma il terribile meccanismo di distruzione non si sarebbe messo in moto se non avesse goduto di un consenso, a volte tacito ma comunque diffuso, nella popolazione". Allo stesso tempo il presidente della Repubblica ribadisce il suo "no" alle discriminazioni, così come sancito dalla Costituzione.

Costituzione sancisce "no" a Italia razzista -

 "E' di grande significato che la Carta volle sancire, all'articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l'espressione 'senza distinzione di razza' - osserva -. Taluno ha opinato che possa apparire una involontaria concessione terminologica a tesi implicitamente razziste. I Costituenti ritennero, al contrario, che manifestasse, in modo inequivocabile, la distanza che separava la nuova Italia da quella razzista. Per ribadire mai più".

Nazismo e fascismo crearono presupposti sterminio" -

 "La Shoah, ossia la messa in pratica di una volontà di cancellare dalla faccia della terra persone e gruppi ritenuti inferiori, è stato un lento e inesorabile processo, una lunga catena con molti anelli e altrettante responsabilità, afferma ancora il presidente della Repubblica, precisando che "la scelta nazista, con le famigerate leggi di Norimberga, e quella fascista - che la seguì omologandovisi - di creare una gerarchia umana fondata sul mito della razza e del sangue forni' i presupposti per la persecuzione e il successivo sterminio".

"Ad Auschwitz cancellazione totale dignità uomo" -

 "I cancelli di Auschwitz si spalancano tuttora sopra un abisso oscuro e impenetrabile: la cancellazione totale della dignità dell'uomo, il buio della ragione che, come avvertiva Goya, genera mostri". 

Tra italiani anche "delatori e traditori" -

 "Ci furono tanti italiani, i 'giusti', che rischiando e a volte perdendo la propria vita, decisero di resistere alla barbarie nazista, nascondendo o aiutando gli ebrei a scappare - continua il Capo dello Stato -. Rendendo oggi onore a questi italiani, non possiamo sottacere anche l'esistenza di delatori, informatori e traditori che consegnarono vite umane agli assassini, per fanatismo o in vile cambio di denaro". 

Shoah frutto obbedienza cieca al capo -

 Come ricorda Mattarella, inoltre, "l'adesione al Führerprinzip, la fiducia e l'obbedienza cieca e incondizionata al capo supremo e alle sue volontà, era arrivata a tal punto da provocare in lui l'indifferenza tra il bene e il male, tra la giustizia e l'iniquità, anche di fronte al quotidiano spettacolo di migliaia di uomini, donne e bambini, avviati per file ordinate verso le camere a gas". 

Mai più uno Stato che calpesta libertà e diritti -

 Mattarella vuole quindi lanciare un monito. "Il valore della memoria non si esprime soltanto nel ricordo, doveroso e partecipe, delle vittime e delle immani sofferenze loro inflitte - spiega -. Ma è espresso nell'impegno che gli uomini liberi e gli Stati democratici presero, sulle ceneri di Auschwitz, per dire mai più. Un impegno che oggi ci unisce e ci interpella. Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalità, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai più a uno Stato che calpesta libertà e diritti. Mai più a una società che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai più a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorità razziale, all'intolleranza, al fanatismo".

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