È una vera e propria economia parallela che macina utili per milioni, come una enorme multinazionale sommersa, in cui nulla è legale. Il rapporto annuale “Ecomafie” elaborato da Legambiente stima in 8,8 miliardi di euro il fatturato delle mafie che lucrano su ambiente, gestione rifiuti e edilizia. Queste sono le filiere più infiltrate dalla criminalità.
Nel 2021, sono diminuiti i reati contro l'ambiente (-12,3% sul 2020). Sono cresciuti invece gli arresti, a 368 (+11,9% sul 2020). Quasi il 44% dei reati si concentra nel Sud - in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia - mentre a livello provinciale, è Roma a detenere il primato.
A guidare le ‘filiere illegali’ continua a essere il cemento, che pesa per quasi un terzo (il 31%) del giro d'affari complessivo. Al secondo posto i rifiuti, con segnali di miglioramento. È infatti l’ambito in cui si registrano più arresti (287, quasi +26% sul 2020) e sequestri (3.745, +15%). I quantitativi sequestrati superano i 2,3 mln di tonnellate. Riempirebbero 95mila tir, abbastanza da formare una coda ininterrotta da Reggio Calabria alla Svizzera.
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Gli altri ambiti dove si registrano più illeciti sono quello dei reati contro la fauna, arrivati oltre i 6.200 nel 2021, e quelli contro il patrimonio boschivo. Che l’anno scorso -l’annus horribilis per gli incendi in Italia– sono lievitati del 27,2%.
Ma c'è un altro rischio tangibile, oggi, quello che la criminalità ambientale possa infiltrarsi proprio lì dove ci sono più risorse. Come spiega Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente: “Le attività delle ecomafie e della criminalità ambientale in Italia continuano senza sosta. Negli anni in cui spenderemo decine di miliardi di euro di risorse europee con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è fondamentale tenere alta la guardia. Bisogna rafforzare il sistema di prevenzione e repressione dei reati ambientali. Perché la transizione ambientale deve essere pulita anche nella fedina penale”.
Anche perché, conclude il rapporto sulle ecomafie, ogni giorno in Italia vengono commessi 84 reati contro l'ambiente. Quasi 4 ad ogni giro di orologio.