Sulla fine di Yana Malayko restano pochi dubbi, la 23enne ucraina sarebbe l'ennesima vittima di un femminicidio. Nelle campagne del Mantovano si cerca il suo corpo senza vita, a setacciare ogni angolo c'è anche il padre della ragazza. "L'ho uccisa come lei ha ucciso me", le parole deliranti del suo ex fidanzato alla sorella suonano come una confessione. Anche se gli inquirenti hanno su di lui indizi di colpevolezza ben più gravi.
Le indagini -
Le indagini Il presunto killer, Dumitru Stratansi, si trova in carcere accusato di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. A incastrarlo le telecamere di videosorveglianza che alle 5 del mattino del 20 gennaio lo hanno ripreso mentre caricava un sacco blu, evidentemente pesante, in auto. Tracce di sangue della ragazza sono state ritrovate nel luogo del loro ultimo appuntamento, sul materasso e sulla maniglia dell'appartamento numero 15 del multietnico condominio di piazzale della Resistenza, nella cittadina di Castiglione delle Stiviere.
La trappola -
La trappola Yana era stata adescata dal suo presunto assassino in una trappola che le è stata fatale. L'ex fidanzato le ha detto che il loro cane, che viveva ancora con lui, stava male. In realtà era solo un pretesto, prima per sentirla e poi per incontrarla e chiederle della sua nuova vita, un'ossessione per lui espressa precedentemente anche attraverso minacce. Yana da dicembre aveva un nuovo fidanzato. Era rimasta in contatto con lui fino alle due di notte, poi di lei si è persa ogni traccia. Ad attenderla nell'appartamento c'era il suo presunto assassino che aveva la copia delle chiavi, e aveva manomesso la telecamera interna: non voleva che venisse filmato l’omicidio. La vittima si era accorta che l’impianto era scollegato dall’alimentazione ma non era scappata e aveva tranquillizzato l'attuale compagno dandogli la buonanotte.
La confessione delirante -
La confessione delirante Dumitru Stratan è stato denunciato dalla sua stessa famiglia che adesso gli chiede di dire la verità. "L’ho ammazzata come lei ha ammazzato me" aveva detto alla sorella Cristina che si è subito diretta dai carabinieri per denunciarlo. "Mi faceva le corna. E non poteva mettersi con uno della nostra compagnia" l'assurda giustificazione che aveva aggiunto a quella "confessione". Mentre di fronte ai magistrati ha deciso di mantenere il silenzio.
I genitori di Yana -
I genitori di Yana Il signor Malayko non si dà pace, indossando stivali alti batte palmo a palmo le campagne del Mantovano in cerca del corpo senza vita della sua Yana. La madre della ragazza, Tatiana Serbenchuk, lancia dal Canada un appello disperato al presunto assassino: "Ridammi mia figlia".