PROVATO IN ANTEPRIMA

Hogwarts Legacy è un sogno che si avvera per gli amanti di Harry Potter

L'atteso gioco di ruolo realizzato da Avalanche Software ci permetterà di diventare uno studente della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, sulla scia del maghetto creato da J.K. Rowling

© Ufficio stampa

Da tempo, ormai, gli appassionati di Harry Potter sognano di mettere le mani su un videogioco che possa rendere giustizia al complesso universo fantasy creato da J.K. Rowling, proposto solo in parte dai divertenti videogame a tema LEGO che hanno rielaborato la storia dei libri e film per un pubblico più giovane. Hogwarts Legacy rappresenta il tentativo di Avalanche Software e Portkey Games di concretizzare quel desiderio, portando i giocatori a diventare degli studenti nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Tgcom24 e Mastergame hanno avuto l'opportunità di provare con mano una piccola porzione del gioco finale (previsto per il prossimo 10 febbraio nelle versioni PC, PlayStation e Xbox), sperimentando non solo la creazione del proprio maghetto e le battute iniziali dell'avventura, ma anche un mix di esplorazione e combattimenti che fanno ben sperare sulla qualità del progetto finale.

DAR VITA AL PROPRIO MAGO -

È proprio l'editor dei personaggi uno degli elementi che stupisce: al contrario di molti giochi di ruolo che puntano su pochi look predefiniti e una manciata di variazioni, gli strumenti messi a disposizione dagli sviluppatori consentono di creare un protagonista di sesso maschile o femminile (con la possibilità di scegliere come essere identificati da altri personaggi, la variazione del tono vocale e così via) e personalizzarne l'aspetto con una grande varietà di dettagli e segni particolari.

Una volta scelta una delle quattro case, lo studente entra in corsa nel quinto anno del percorso di apprendimento nel castello. Oltre a notare una riproduzione maniacale da parte della software house, che ha ricostruito nei minimi particolari quanto illustrato nei libri e successivamente riproposto nei film di Harry Potter, il castello permette di vivere l'esperienza di essere un aspirante mago della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e affrontare i pericoli di un Mondo Magico che, per l'occasione, mostra un lato molto più "cupo e crudo" di quello proposto originariamente sul grande schermo.

Muoversi tra i corridoi del castello, ascoltare gli altri studenti o interagire con loro è certamente un aspetto intrigante che genera una certa emozione per un appassionato della saga creata da J.K. Rowling, specialmente quando iniziano a delinearsi le varie attività (principali e secondarie) a cui è possibile prendere parte. Tra quelle più stimolanti c'è anche la possibilità di volare sulla scopa per esplorare lo scenario circostante, una meccanica impreziosita da un sistema di controllo semplice e intuitivo, oppure raccogliere delle pagine che svolazzano qua e là e richiedono l'uso dell'incantesimo Accio per poter essere collezionate.

Non mancano, chiaramente, meccaniche tipicamente ruolistiche come la raccolta di oggetti o l'apertura di forzieri che includono risorse, ingredienti per preparare pozioni e tutti elementi che non stonano assolutamente rispetto al materiale d'origine, anzi, danno effettivamente l'idea di essere uno studente che sta apprendendo l'uso delle arti magiche e che, di conseguenza, necessita di determinati oggetti per poter preparare intrugli e sperimentare un po' il funzionamento di incantesimi e magie più particolari (sì, non preoccupatevi, le Maledizioni Senza Perdono saranno presenti nelle fasi più avanzate).

BATTAGLIE MAGICHE -

Tutto tornerà particolarmente utile nel momento in cui toccherà sfoderare la bacchetta e prepararsi a un combattimento, utilizzando tutti gli incantesimi appresi fino a quel momento. Il sistema funziona bene, risultando sin da subito particolarmente dinamico e impegnativo: si alternano meccaniche difensive come Protego, che in base al tempismo con cui viene lanciato può rompersi immediatamente o permettere al protagonista di scagliare un rapido contrattacco, a incantesimi di supporto e le immancabili magie offensive come Confringo, che possono infliggere danni ingenti agli avversari.

Una delle intuizioni più riuscite è certamente la necessità di sfruttare magie del colore corrispondente (ciascuna di quelle apprese ne avrà uno specifico) per infrangere gli scudi di ogni nemico e poter effettivamente infliggere danni. I nemici, però, non staranno lì ad aspettare il proprio turno, ma cercheranno di anticipare le mosse del giocatore e mandarlo al tappeto in modo astuto, segno di un'intelligenza artificiale dotata di pattern più articolati del solito e che variano in base alla tipologia di nemico in cui vi imbatterete. Inutile aspettarsi particolare arguzia da un goblin, che opterà quasi sempre per attacchi diretti come se non ci fosse un domani.

Chiaramente, in queste prime fasi che abbiamo avuto modo di sperimentare non è stato difficile notare quanto, al di là della magia principale Filpendo (che può essere utilizzata senza particolari limitazioni), ogni incantesimo speciale abbia un tempo specifico di recupero che costringe il giocatore ad agire oculatamente, onde evitare di ritrovarsi senza la magia appropriata al momento del bisogno. Non è chiaro se il recupero dell'abilità rientrerà tra gli elementi che possono essere migliorati grazie al sistema di progressione studiato da Avalanche Software, ma di certo i puristi apprezzeranno l'impossibilità di lanciare incantesimi a ripetizione senza un minimo di preparazione.

Insomma, Hogwarts Legacy sembra trattare con ennesimo rispetto il materiale originale, pur non disdegnando l'aggiunta di elementi inediti per dar vita a un progetto coinvolgente: se quanto visto finora può servire da dimostrazione di quella che sarà la qualità del pacchetto finale, allora quella vecchia speranza di vedere trasposti in modo efficace gli elementi più affascinanti dell'universo creato dalla scrittrice britannica potrebbe finalmente concretizzarsi. Per scoprirlo dovremo attendere tuttavia qualche altra settimana, quando il gioco di ruolo prodotto da Warner Bros. Games e la nuova etichetta Portkey Games sarà finalmente disponibile sul mercato italiano.