Donazioni organi, tessuti e cellule staminali emopoietiche record in Italia nel 2022, per la prima volta sopra quota 1.800 (1.830, +3,7%). Bene anche i trapianti (3.887, +2,5%). La Rete trapianti del Servizio sanitario nazionale ha confermato il trend di crescita già mostrato nel 2021, completando il totale recupero dei livelli pre-Covid, e segnando in molti casi le migliori performance assolute mai realizzate. Emerge dal report preliminare elaborato dal Centro nazionale trapianti presentato dal ministro della Salute Orazio Schillaci con il direttore del Cnt Massimo Cardillo e il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.
Malgrado il trend positivo, il report evidenzia che sono ancora troppi i "No" alle dichiarazioni di volontà in favore della donazione di organi. Le dichiarazioni di volontà alla donazione depositate nel Sistema informativo trapianti al 31 dicembre 2022 hanno superato quota 14 milioni e mezzo: 72% i consensi e 28% le opposizioni. Quelle registrate nel solo 2022 nei Comuni italiani attraverso il sistema CIE (carta d'identità elettronica) sono state 2,7 milioni, con una percentuale di no del 31,8% (+0,7% rispetto al 2021).
In generale si è espresso (positivamente o negativamente) il 55,5% dei cittadini che hanno fatto richiesta del documento, mentre gli altri hanno deciso di non registrare alcuna indicazione. Le opposizioni registrate in vita restano alte, specialmente nelle regioni del Sud dove sfiorano o in qualche caso superano il 40%.
Un dato che conferma la necessità di sensibilizzare soprattutto due fasce d'età, i 18-30enni (tra i quali la percentuale di opposizione è più alta rispetto ai 30-40enni, e questo è particolarmente valido per i neo-maggiorenni) e gli over 60, tra i quali è frequente la convinzione che la donazione sia impossibile per ragioni anagrafiche.
Il recente trapianto di fegato realizzato in Toscana grazie alla donazione di una donna di quasi 101 anni (la più longeva di sempre a livello mondiale) dimostra che l'età non è ostacolo alla donazione.