Energia, gas e opportunità di sviluppo industriale. Sono questi i temi in agenda per la visita di Giorgia Meloni in Algeria, la sua prima ufficiale bilaterale all'estero. L'obiettivo è quello di porre uno dei primi mattoncini del Piano Mattei, l'idea della premier di collaborazione con i Paesi africani per rendere l'Italia un hub energetico del Mediterraneo.
La fornitura di gas -
Lo scenario non può che interessare l'Algeria, che dopo la guerra in Ucraina è diventata il primo fornitore di gas naturale dell'Italia. Se Roma ha trovato un modo per rimpiazzare la Russia, Algeri ha preso la strada che cercava per ridurre la dipendenza dalla vendita del petrolio, per cui soffre crisi ricorrenti ogni volta che crolla il prezzo del greggio. Difficile dire per chi sia più strategica la cooperazione fra i due Stati, anche se schierati su due fronti diversi rispetto al conflitto ucraino. L'Algeria, storico partner di Mosca e suo terzo compratore di armi, all'Onu in aprile si è astenuta sulla mozione contro la Russia e ha votato 'no' a quella per sospenderla dal Consiglio dei diritti umani.
"L'Algeria è amica di tutti i Paesi, tranne di quelli che non lo vogliono: non dipende da alcuna orbita diplomatica", ha affermato nei giorni scorsi - secondo quanto riferisce il quotidiano L'Expression - il presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune, che lunedì riceve Meloni. C'è di certo sintonia su altri dossier, sul tavolo anche della cena ufficiale di domenica sera fra il primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane e la premier, che prima dell'appuntamento ha deposto una corona di fiori al Monumento del Martire e visitato la nave della Marina militare italiana Carabiniere, ancorata al porto di Algeri. Meloni ha ringraziato l'equipaggio per il "lavoro estremamente strategico, perché noi stiamo tornando a proiettare prioritariamente l'Italia nel Mediterraneo per i suoi interessi strategici".
Gli accordi sul tavolo -
Italia e Algeria lunedì firmeranno un memorandum di intesa per la cooperazione spaziale, e sono impegnate su automotive, cantieristica navale, turismo, agricoltura e cantieristica navale. Lo dimostrano gli accordi privati previsti al termine della visita della delegazione italiana, di cui fanno parte anche l'a.d. di Eni Claudio Descalzi e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Nell'ottica di Palazzo Chigi, avviare un Piano Mattei può avere riflessi positivi anche sulla gestione dei flussi migratori dall'Africa.
Descalzi: "Confermo azzeramento gas russo inverno 2024-25" -
Sulle previsioni per l`azzeramento delle forniture di gas russo "sono positivo, il percorso potrà arrivare a compimento nell'inverno 2024-25, direi che continuando così le cose andranno nel verso giusto". Lo ha detto l'amministratore delegato dell'Eni Claudio Descalzi, a margine della visita del premier Meloni ai giardini "Enrico Mattei" ad Algeri. Per quanto riguarda le forniture di gas dall'Algeria, "aggiorniamo gli accordi annualmente sulle quantità, che sono state rispettate: sono stati dati più di 3 miliardi di metri cubi e altri 3 miliardi nel 2023 e poi altri ancora. Bisogna pensare che solo 2 anni fa l'Algeria dava all'Italia circa 21 miliardi di metri cubi, adesso ha dato 25 miliardi, arriveremo a 28 miliardi l'anno prossimo e poi nel 24-25 supereremo ancora. È davvero un partner strategico che sta aiutando molto l'Italia", ha concluso.