FOTO24 VIDEO24 2

Cesena, vigilessa fece causa al Comune sostenendo di non essere stata assunta "perché bella": respinto il ricorso

"Il giudice sin da questo provvedimento ha stabilito che la richiesta della ricorrente di vedere trasformato d'ufficio il proprio contratto a tempo determinato in un contratto a tempo indeterminato non potrebbe in ogni caso trovare accoglimento" fa sapere il Comune

Ansa

Aveva fatto causa al Comune di Cesena sostenendo di non essere stata assunta alla polizia locale perché discriminata in quanto "giovane e bella", ma il Giudice del lavoro del Tribunale di Forlì ha respinto il ricorso cautelare presentato dalla donna non rinvenendo alcuna ragione di urgenza tale da poterlo accogliere. Lo fa sapere il Comune, sottolineando inoltre che "pur non essendo chiamato ad esprimersi nel merito, il giudice sin da questo provvedimento ha stabilito che la richiesta della ricorrente di vedere trasformato d'ufficio il proprio contratto a tempo determinato (scaduto nel settembre scorso) in un contratto a tempo indeterminato non potrebbe in ogni caso trovare accoglimento".

Infatti, evidenzia il giudice nel decreto di rigetto, "anche se fosse accertata l'illegittimità della procedura dell'Amministrazione comunale - riporta il Comune - occorrerà una nuova valutazione, non potendoci essere alcun effetto di assunzione automatica".

Il caso - La donna aveva vinto il concorso per essere assunta come agente della polizia locale, classificandosi terza, ma, al colloquio sostenuto per l'assunzione a tempo indeterminato, era stata bocciata. Secondo la commissione che ha giudicato i candidati, la giovane presentava lacune nella preparazione. Di tutt'altro avviso era la 27enne, secondo cui al termine della prova le sarebbero stati rivolti apprezzamenti per la sua bellezza, con inviti a dedicarsi ad altri lavori come la modella. "Dopo la prova, il comandante le avrebbe detto che data la sua avvenenza subiva il fascino della divisa e con il suo sorriso non avrebbe ottenuto gratificazione degli utenti, alludendo de facto che sarebbe stato meglio dedicarsi ad altre attività a lei più consone", aveva scritto l’avvocato della giovane nel ricorso cautelare, come riporta il Corriere di Bologna.  L'amministrazione comunale aveva respinto le accuse.

L'agente di polizia locale aveva presentato l'istanza in relazione al provvedimento del 26 settembre 2022, con cui la commissione istituita dal Comune di Cesena aveva affermato che "rispetto alle competenze tecnico/specialistiche, la candidata evidenzia gravi lacune con errori di sostanza con riferimento all'intera struttura della legge di depenalizzazione, dimostrando di non aver competenze tecniche necessarie per svolgere il servizio in autonomia". Per questa ragione, spiega ancora il Comune, il contratto di formazione e lavoro non era stato trasformato in contratto di lavoro a tempo indeterminato di agente di polizia Locale categoria C.

Espandi