Cambia il vertice del Tesoro: esce di scena Alessandro Rivera, arriva Riccardo Barbieri. Dopo giorni di braccio di ferro sulla poltrona chiave di direttore generale, il governo opta per la discontinuità. Ma nel segno della continuità. Solleva dall'incarico il super tecnico saldamente al suo posto per 5 anni e 3 governi. E lo sostituisce con un suo stretto collaboratore, il capoeconomista del Ministero che da anni mette a punto le stime del Def e della Nadef.
Il nome di Barbieri - mai apparso nel toto nomi che circola da settimane - è l'indicazione proposta a Palazzo Chigi dal ministero dell'Economia insieme ad altre due nomine in ruoli chiave del Dicastero. Per la Ragioneria dello Stato, come ampiamente atteso, viene riconfermato Biagio Mazzotta (nominato nel 2019 dal primo governo Conte), mentre alla guida dell'Amministrazione generale del personale e dei servizi arriva Ilaria Antonini, che prende il posto di Valeria Vaccaro. Vengono così completate tre caselle cruciali, a pochi giorni (il 24 gennaio) dallo scadere dei termini per lo spoil system.
Le nomine sono state ufficializzate giovedì sera dal Cdm. La poltrona di direttore generale del Tesoro traballava da mesi. Rivera, nominato nel 2018 dal governo Conte I e riconfermato dai due esecutivi successivi, era nel mirino per la gestione di alcuni dossier tra cui Mps; a suo favore però giocava l'autorevolezza maturata nella gestione dei conti pubblici e nei rapporti con l'Ue.
Chi è Barbieri - La scelta alla fine è ricaduta su un tecnico esperto con una solida esperienza internazionale. Barbieri, bilingue, classe 1958, è nato a Roma, ma cresciuto tra Milano (dove si è laureato con lode in discipline economiche e sociali alla Bocconi) e gli Usa (dove ha trascorso 5 anni conseguendo un Ph.D. in Economics alla New York University). Un grande lavoratore, lo descrive chi lo conosce. Economista e market strategist, ha lavorato per alcune delle maggiori banche d'investimento maturando 25 anni di esperienza nei mercati finanziari. Dal 2015 è al Ministero dell'economia, nominato da Pier Carlo Padoan, alla guida della prima Direzione, quella che si occupa di Analisi economico-finanziaria, uno degli snodi più importanti del Dicastero, perché è l'ufficio che elabora le stime alla base delle decisioni del governo.
Giorgetti, che ha comunicato le nuove scelte ringraziando "gli uscenti per il lavoro svolto con dedizione e competenza", ha anche annunciato che presenterà una proposta di riforma del modello organizzativo del Ministero con lo scopo di assicurare il raggiungimento degli importanti obiettivi assegnati in primo luogo a livello europeo e internazionali tramite una diversa articolazione della struttura dipartimentale. Nella partita dello spoil system, iniziata ad inizio gennaio con il cambio alla direzione dell'Agenzia del Farmaco e la sostituzione del commissario per la ricostruzione del centro Italia, seguita con le conferme e sostituzioni alle agenzie fiscali, rientra anche la scelta del nuovo segretario generale della Farnesina: sarà Riccardo Guariglia, che prende il posto di Ettore Francesco Sequi.