Dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro, nella chiesa di San Domenico a Palermo, sulla lapide della tomba di Giovanni Falcone, qualcuno ha lasciato un messaggio scritto in stampatello e con penna rossa: "Ce l'abbiamo fatta Giovà... Dopo 30 anni!!!".
Nel biglietto per Falcone, ucciso dalla mafia nel 1992, non c'è firma, solo una data, il 16 gennaio 2023: giorno, appunto, dell'arresto di Messina Denaro, avvenuto a trent'anni da quelle stragi di Capaci e via D'Amelio che cambiarono il Paese.
Sono tanti i biglietti e le dediche che chi passa dalla chiesa palermitana lascia sulla lapide del magistrato. Lunedì si è aggiunto anche questo. L'immagine è stata pubblicata martedì sui social dalla Fondazione Falcone, la quale il giorno prima aveva postato anche altre due foto, insieme: il boss nelle mani dei carabinieri e la tomba del giudice, gremita di foglietti e messaggi.
Anche una corona di alloro sulla tomba - "Una giornata straordinaria - il commento della Fondazione alle foto -. Un grande successo della Procura della Repubblica di Palermo e dell'Arma dei Carabinieri: il miglior modo per ricordare Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel trentesimo anniversario delle stragi. Siamo grati allo Stato e alle Istituzioni e anche in questa giornata di gioia siamo dalla parte giusta. Da un lato l'arresto dell'ultimo boss stragista Matteo Messina Denaro, il peggior criminale e latitante d'Italia, dall'altro la fiducia e la speranza che vincono: un giovane laureato che ha lasciato ieri in segno di impegno la sua corona di alloro sulla tomba".