Fog Triennale Milano Performing Arts arriva nel 2023 alla sua sesta edizione. Il festival internazionale di Triennale Milano dedicato all’esplorazione delle nuove frontiere delle live art torna dall'11 febbraio all'11 maggio: un progetto multidisciplinare che intende raccontare e indagare il contemporaneo attraverso la contaminazioni di linguaggi artistici come teatro, danza, performance e musica. Questa edizione sembra addirittura superarsi, offrendo un programma ancor più ricco di spunti e di "visioni" e confermandosi un festival dal carattere e dai temi internazionali che è capace di uscire dalle etichette di genere e di stile, parlando trasversalmente a più persone. Tra i protagonisti grandi nomi del panorama straniero e italiano da Peeping Tom a Meredith Monk, da Dimitris Papaioannou a La Veronal, passando per Romeo Castellucci, Annamaria Ajmone, Alessandro Sciarroni, Caterina Barbieri, Jeremy Nedd e Agrupación Señor Serrano. Con il cinema come suggestione che percorre il festival dall'inizio alla fine, proprio a partire dalla preview affidata a Jim Jarmush.
I NUMERI DEL FESTIVAL - La programmazione di Fog Triennale Milano Performing Arts propone 39 appuntamenti che vedranno coinvolti 39 artisti e compagnie in arrivo da 19 Paesi del mondo (Belgio, Canada, Svizzera, Colombia, Germania, Spagna, Francia, Grecia, Italia, Giappone, Mali, Mozambico, Olanda, Stati Uniti, Norvegia, Portogallo, Sudafrica, Slovacchia, Regno Unito), 12 produzioni e coproduzioni targate Fog, 8 prime assolute, 15 prime nazionali, 7 concerti e dj set per un totale di 93 repliche complessive.
UN FESTIVAL DIFFUSO - Anche quest'anno FOG Triennale Milano Performing Arts prosegue la sua esplorazione sul ruolo del teatro in dialogo con Milano, città del contemporaneo per eccellenza, interrogandosi sulle sue specificità e le sue trasformazioni. Per farlo, accresce il suo network sul territorio: alla rete dei partner storici del festival (miart, Goethe Institut, Institut français Milano, Radio Raheem, Institut Cervantes, Fondazione Nuovi Mecenati, Teatro Out Off, Fondazione Il Lazzaretto e DiD Studio) si aggiungono quest’anno le collaborazioni con Pirelli HangarBicocca, BASE Milano e Casa degli Artisti, e si rinnovano quelle con Zona K e Terzo Paesaggio.
I TEMI PRINCIPALI - Il festival tenta di restituire la complessità del contemporaneo, ponendo sotto la propria lente le suggestioni che lo attraversano, come la violenza del potere, il ruolo dell’immagine in rapporto con il tempo e con lo spazio, il ribaltamento degli stereotipi, il fragile equilibrio tra sviluppo tecnologico e tutela dell’ecosistema.
IL PROGRAMMA - La sesta edizione è preceduta da un preview, l'1 febbraio a Triennale Milano Teatro, con il live degli Squrl, progetto musicale composto dal regista statunitense Jim Jarmusch e dal produttore Carter Logan, che arriva in Italia per presentare il suo lavoro sulle colonne sonore originali di quattro film di Man Ray. Inaugurazione ufficiale del festival è fissata per l'11 e 12 febbraio con "INK", l‘acclamato lavoro di Dimitris Papaioannou, vincitore del Premio Ubu 2021 per il miglior spettacolo straniero presentato in Italia, in una versione inedita: un viaggio visionario tra fantascienza, epica e horror firmato da uno dei più importanti autori della coreografia mondiale.
Arriva per la prima volta in Italia, a conferma dell’importante funzione di scouting del festival, il lavoro di Victor de Oliveira, attore, autore e regista nato in Mozambico e cresciuto tra Portogallo e Francia, che attraverso "Limbo" (Teatro Out Off, 15-16 febbraio) riflette sul tema dell’identità a partire dalla propria personale storia di cosmopolita. Dal 16 al 18 febbraio ritorna a Fog una delle compagnie di punta della nuova scena catalana, El Conde de Torrefiel, con il suo nuovo progetto Los "Protagonistas", negli spazi di BASE Milano. Dedicata al pubblico più giovane, all’interno di questa installazione bambine e bambini sono accompagnati alla scoperta dello straordinario potere dell'immaginazione.
Nasce da un’importante sinergia tra Triennale Milano e Pirelli HangarBicocca (in occasione della mostra dedicata a Bruce Nauman) l'invito a Meredith Monk, protagonista tra le più coraggiose e visionarie nel mondo dell'avanguardia vocale e della multidisciplinarietà, che si esibirà sul palco di Triennale Milano Teatro il 18 febbraio insieme al suo ensemble. La musica, autentico fil-rouge di questa sesta edizione del festival, ritorna protagonista grazie a Radio Raheem, resident radio di Triennale Milano e storico partner della manifestazione, che il 23 febbraio propone l’inedita performance A/V firmata dalla sound designer italo-olandese Grand River insieme al media artist Marco Ciceri.
L’attenzione alla scena della ricerca italiana e la predilezione per i lavori fuori formato si incontrano nel progetto Musica per un giorno, performance di 24 ore firmata dalla dance artist e performer Roberta Mosca in collaborazione con l’artista multidisciplinare Canedicoda: l’appuntamento è per il 25 e 26 febbraio alla Fondazione Il Lazzaretto. Altro importante ritorno è quello di Motus, che con "Of the Nightingale I Envy the Fate" prosegue dal 28 febbraio all’1 marzo la sua esplorazione delle figure archetipiche della cultura classica.
Una delle caratteristiche salienti della proposta del festival è quella di rivolgersi a un pubblico eterogeneo in termini di interessi ed età anagrafica: per questo sarà un'altra compagnia di punta della nouvelle vague catalana, Agrupación Señor Serrano, a proporre un lavoro dedicato agli spettatori più giovani: "Olympus Kids", una rivisitazione irriverente dei miti greci, pensata esclusivamente per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni (4-6 marzo).
Da segnalare il 11 marzo per la prima volta a Fog Traslochi Emotivi, che mescola diverse discipline artistiche, tra editoria, performance e installazione. Presenterà alla Casa degli Artisti la performance "Deposta", che indaga l’atto del trasloco in quanto processo di convivenza tra gli opposti in grado di generare sorprendenti unioni. La musica torna nuovamente al centro con Radicants, progetto firmato dal compositore e sound artist Lorenzo Bianchi Hoesch e dal musicista maliano Ballaké Sissoko, star internazionale dell’etno-jazz e maestro della kora, (prima italiana, mercoledì 15 marzo).
Alla Casa degli Artisti arriva dal 24 al 26 marzo la live session d’improvvisazione audiovisiva "Circo Ipnotico", storico progetto firmato dal collettivo milanese Otolab, che arriva dopo oltre quindici anni di repliche in una veste completamente rinnovata. Prima tra gli artisti associati di Triennale Milano Teatro per il quadriennio 2021-2024 a debuttare al festival, attualmente tra le protagoniste più significative della danza italiana, Annamaria Ajmone presenta in prima assoluta il 25 e 26 marzo il solo "Senza titolo Triennale Milano", composizione coreografica che assume forme e dinamiche differenti in base allo spazio che la ospita.
Si prosegue negli stessi giorni con il debutto in prima italiana per "Personne, chroniques d’une jeunesse", fiaba a tinte noir che mescola italiano e francese per riflettere sull’infanzia e sul difficile rapporto con il mondo “adulto”, realizzata da Ugo Fiore e Livia Rossi insieme alla musicista Federica Furlani. Il 28 e 29 marzo un’altra prima italiana con la performance "AMAZONIA 2040" dell’artista colombiana Martha Hincapié Charry: un grido contro l’uso indiscriminato della natura e insieme una celebrazione potente delle popolazioni indigene e della loro cultura, sempre più in pericolo. Ritorno anche per la compagnia canadese Mammalian Diving Reflex, che con la prima italiana del nuovo capitolo di "The Last Minutes Before Mars" rinnova la collaborazione con Zona K, che ospita la performance quest’anno dal 31 marzo al 2 aprile.
La danza d’autore è protagonista con il debutto di La Veronal, altra acclamata compagine della fiorente scena performativa iberica, che nel suo "Sonoma" intraprende un viaggio lungo l’immaginario del grande regista ispano-messicano Luis Buñuel (1-2 aprile). Negli stessi giorni Alessandro Sciarroni, artista associato di Triennale Milano Teatro per il triennio 2022-2024, propone in prima italiana il nuovo progetto "DREAM", una durational performance partecipativa che vede protagonisti sei performer e un pianista in un dialogo aperto con il pubblico.
Danza, moda, visual e live art si mescolano senza soluzione di continuità nell’installazione performativa "100% polyester, objet dansant n. 48", firmata da Christian Rizzo, coreografo transalpino: una danza senza danzatori, tra musica elettronica e sorprendenti giochi di luce, realizzata in collaborazione con la light designer Caty Olive (4-8 aprile). Tra i debutti più attesi, il 12 e 13 aprile arriva "How a falling star lit up the purple sky" del coreografo statunitense Jeremy Nedd (con il collettivo sudafricano Impilo Mapantsula), che utilizza una forma di danza nata nei sobborghi di Johannesburg durante il periodo dell’apartheid (la pantsula) per scardinare gli stereotipi tipici del western e raccontare un mondo in cui non è più l’uomo, ma la natura a governare le cose.
Il 15 e 16 aprile al debutto il nuovo lavoro firmato Dewey Dell, "Le sacre du printemps", che vede la compagnia romagnola confrontarsi con l’omonima composizione di Igor Stravinsky, e l’inedita performance sonora collettiva en plein air "Superpaesaggio", realizzata dai sound artist italiani Nicola Ratti, Attila Faravelli ed Enrico Malatesta: un progetto site specific, pensato per il quartiere di Chiaravalle, un viaggio alla ricerca di punti di contatto inediti con i luoghi che ci circondano.
La musica è ancora protagonista il 2 maggio con il live di Caterina Barbieri, che presenta il suo ultimo album "Spirit Exit", ispirato alla forza visionaria di alcune grandi figure femminili della storia, da Santa Teresa d'Avila a Rosi Braidotti e Emily Dickinson. Viene presentato in prima assoluta il 3 e 4 maggio presso la Fondazione Il Lazzaretto la prima tappa del nuovo percorso “solista” di Antonio Tagliarini, con "Un’andatura un po’ storta ed esuberante. Arriva poi il 5 e 6 maggio l'appuntamento clou con il pluripremiato collettivo belga Peeping Tom, che si presenta per la prima volta a Milano con il suo "DIPTYCH. The missing door and The lost room", radicale remake di due lavori caratterizzati da un unico filo conduttore: la tematica del tempo, della memoria e della premonizione.
LA CHIUSURA - Il 6 maggio Romeo Castellucci, il Grand Invité di Triennale Milano per il quadriennio 2021-2024, cura un evento speciale dedicato alla celebrazione dei 100 anni dell’Istituzione. L'edizione si chiude con un altro ospite internazionale di grande prestigio: Kuro Tanino, uno dei più importanti registi teatrali giapponesi contemporanei, per la prima volta in Italia per presentare insieme alla sua compagnia "Niwa Gekidan Penino Fortress of Smile", irriverente e poetico affresco della società di un piccolo paese di pescatori, sospeso tra umorismo e magia surreale (10 e 11 maggio).