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Cristina Cavatore: "Bisogna ascoltare chi può insegnare, senza mai fermarsi"

Cristina Cavatore, Marketing & Communication Director di Harmont&Blaine, si racconta ai lettori di Tgcom24

di Carlotta Tenneriello

Cristina, la passione per marketing e comunicazione ti ha sempre accompagnata.
Sin da piccola amavo i libri, i film e le storie. Questa passione, unita a immaginazione, curiosità, entusiasmo e una propensione ai rapporti interpersonali, mi hanno portato in maniera naturale ad avvicinarmi al mondo della comunicazione, e più segnatamente nella moda e lusso, dove ho iniziato a lavorare come Junior PR nel lontano 1994, a New York. 

La preparazione di stampo internazionale è stata un ottimo viatico per l’ingresso nel mondo del lavoro.
Sì, nel mio caso assolutamente sì. Maturare esperienze all'estero apre sicuramente la mente e facilita la consapevolezza di vivere in un mondo fatto di culture e tradizioni diverse; per quanto mi riguarda, poi, è stato ancor più importante e formativo in quanto ho vissuto queste esperienze in prima persona fin dalla giovane età. L’essere di madrelingua inglese inoltre mi ha aiutato moltissimo.

Una carriera nel mondo del fashion: entusiasmante?
Molto. Il mondo della moda e del lusso richiede una straordinaria competenza a livello di business, di processi e di gestione aziendale, ma c’è anche tutta la parte relativa al prodotto, all’immagine e al branding, cioè al marchio, che richiedono creatività, fantasia e perfino genialità. La sfilata è la massima espressione di tantissimi pensieri, strategie, istinti, capacità di comunicare, raccontare e allo stesso tempo di destare la passione e il sogno. È difficile trovare questi aspetti in altri settori diversi dalla moda.

Donne e carriera: difficile?
Sinceramente non ho mai voluto dare peso a questo aspetto, ma sono consapevole che purtroppo fa parte della realtà lavorativa, specialmente in alcuni Paesi, anche fortunatamente sempre meno, soprattutto nella moda. Negli ultimi anni in generale c’è stato una grandissima attenzione mediatica in relazione alle tematiche di uguaglianza, rispetto, diritti, che ha favorito anche noi donne e questo ha certamente aiutato ad avere oggi maggior consapevolezza su questi aspetti rispetto agli anni passati.

Worklife balance: gestire vita privata e impegni professionali a volte è una sfida.
Assolutamente si, le ore del giorno non bastano mai! Ho sempre pensato, tuttavia, che riuscire a mantenere un buon equilibrio fosse una grande fortuna e negli anni ho imparato a gestire sempre meglio il mio tempo, a dare il massimo e anche di più al mio lavoro, ma senza trascurare di concedermi anche una vita privata soddisfacente. Equilibrio è la parola magica, che sia una maggiore maturità così come l’esperienza aiutano a trovare e a proteggere. 

Harmont&Blaine, la moda maschile secondo la vostra visione.
Sono entrata in azienda ad agosto del 2020, in piena pandemia, e non ci siamo mai fermati un secondo! E’ un'azienda in fermento con un prodotto molto azzeccato, facile ma allo stesso tempo con un design contemporaneo e una qualità altissima. Ho imparato, e continuo a imparare moltissimo, a occuparmi di un segmento diverso dal lusso ma che trovo, specialmente in un mondo complesso come il nostro di oggi, forse ancora più rilevante e con un potenziale di crescita più alto. L’uomo moderno ci cerca perché ha necessità di un guardaroba che riesce a seguirlo in ufficio, a casa, nel tempo libero e anche in viaggio e con Harmont&Blaine trova capi che lo fanno sentire a proprio agio quando li indossa, dalla mattina alla sera. Naturalmente, tutto questo vale anche per la nostra collezione donna.

Un suggerimento alle ragazze che vogliono fare carriera?
C’è una espressione in inglese che credo sia adatta: "Go the extra mile, don’t be in rush and get the big picture", ovvero lavorate, imparate, siate umili ma determinate, non abbiate paura di sporcarvi le mani, cercate sempre di capire il perché delle cose, di avere una chiara idea del vostro lavoro, ma anche di quello dei vostri colleghi, e rispettatelo. Bisogna ascoltare chi può insegnare, senza mai fermarsi: meglio fare qualcosa che magari non convince totalmente piuttosto che stare fermi. E infine, no alle critiche, sì invece al darsi da fare e, se ne si ha la possibilità, fare un lavoro che appassioni, qualunque esso sia. 
 
 

Qualcosa su di te: tempo libero e passioni?
Ho sempre viaggiato molto, sia per lavoro che per motivi personali. Adoro passare il tempo con i miei amici, quelli veri, che mi fanno sentire a casa e poiché sono sparsi un po' ovunque nel mondo mi piace andarli a trovare. Ultimo, ma non meno importante, i cavalli che sono la mia passione più grande: quando sono con loro mi rigenero!