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Messina Denaro, una paziente: "Facevamo la chemio insieme, era molto gentile"

"Si faceva chiamare Andrea e scriveva messaggi a tutti" racconta una donna in cura come il boss alla clinica "La Maddalena" di Palermo

Ansa

"Matteo Messina Denaro faceva la chemio con me ogni lunedì. Stavamo anche nella stessa stanza, era una persona gentile, molto gentile". Questo il racconto di una paziente della clinica "La Maddalena" di Palermo che è ancora sotto shock: "Lui mandava messaggi a tutti - dice in un video di Tv2000 anticipato dal Tg2000  - anche le mie amiche che hanno il suo numero di telefono" .

Messina Denaro è affetto da una forma aggressiva di tumore che attacca il colon, e si stava recando in clinica proprio per sottoporsi ad una seduta, quando è stato catturato dai Carabinieri del Ros. "Lui veniva chiamato Andrea - prosegue la donna -  Ha scambiato messaggi con una mia amica fino a questa mattina".

Messina Denaro e l'alias di Andrea Bonafede, pm: "Documento d'identità non un falso grossolano"

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Il boss Matteo Messina Denaro utilizzava la carta d'identità del geometra Andrea Bonafede, 59 anni, di Campobello di Mazara. Sul documento, in cui risultava nato il 23 ottobre 1963 e dove sarebbe stato residente in via Marsala, il superlatitante aveva apposto la sua foto. "Le generalità utilizzate da Matteo Messina Denaro (con il nome Andrea Bonafede, ndr) non si rivelano falsificazioni grossolane", ha dichiarato il pm della procura di Palermo Paolo Guido. Con questo nome il latitante più ricercato d'Italia ha prenotato delle prestazioni sanitarie presso la clinica La Maddalena di Palermo, dove è stato individuato e arrestato. Diffusa anche la scheda con cui l'ultimo dei Corleonesi era registrato nella clinica palermitana, con il codice fiscale collegato ai dati relativi ad Andrea Bonafede. Messina Denaro è nato invece a Castelvetrano il 26 aprile 1962. Il vero Andrea Bonafede, rintracciato e interrogato, non avrebbe risposto alle domande degli investigatori. I carabinieri hanno sequestrato, infine, tutte le cartelle cliniche relative al boss a "La Maddalena": in esse, anche sotto forma di file, c'è tutto il percorso medico del paziente operato a Marsala prima per tumore al colon, poi nella clinica palermitana per metastasi al fegato.

Quel che emerge dalla testimonianza della signora è uno scenario di confidenze e preoccupazioni scambiate giorno dopo giorno tra "normali" malati di tumore in cura. "Ho fatto terapia da maggio a novembre. Abbiamo fatto la terapia insieme per tutta l'estate e lui veniva anche con la camicia a maniche lunghe". 

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