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Cremlino: "Putin ed Erdogan discutono di scambi di prigionieri tra Mosca e Kiev" | Nato: più armi all'Ucraina

Il presidente russo: "Un esempio della politica ipocrita di Kiev è stato il rifiuto della proposta di cessare il fuoco per il periodo del Natale ortodosso"

La guerra in Ucraina giunge al giorno 327. In un colloquio telefonico, Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan hanno discusso del conflitto in Ucraina e, "in seguito ai recenti contatti ad Ankara tra i commissari per i diritti umani di Russia e Ucraina", anche degli scambi di prigionieri tra Mosca e Kiev, "prima di tutto di quelli feriti". Lo ha reso noto il Cremlino. Durante il colloquio, Putin ha detto che "un esempio della politica ipocrita di Kiev è stato il rifiuto della proposta di cessare il fuoco per il periodo del Natale ortodosso". Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha annunciato che "in futuro saranno inviate a Kiev più armi pesanti". Immediata la replica di Mosca: "Le forniture occidentali non riusciranno a cambiare la situazione sul terreno. Questi carri armati bruciano e continueranno a bruciare".  

  • 16 gen -

    Missione dell'Aiea in centrale nucleare nel sud dell'Ucraina

    Una missione dell'Aiea è arrivata alla centrale nucleare di Pivdenno-Ukrainska, nella parte meridionale dell'Ucraina. Lo ha scritto su twitter il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi. "Siamo qui per restare, per aiutare a garantire la sicurezza nucleare durante il conflitto in corso. A breve l'Aiea sarà stabilmente presente presso tutte le centrali nucleari ucraine", scrive Grossi.

  • 16 gen -

    Zelensky: la nostra bandiera sventolerà sui territori occupati

    "Sono sicuro: la bandiera ucraina tornerà all'aeroporto di Donetsk e in altre città e villaggi del nostro Donbass temporaneamente occupati. Temporaneo è la parola chiave". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo videomessaggio serale. Lo riporta Ukrinform.

  • 16 gen -

    Si discute di scambi di prigionieri - VIDEO

  • 16 gen -

    Putin discute con Erdogan scambi di prigionieri Mosca-Kiev

    Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan hanno discusso sul conflitto in Ucraina e, "in seguito ai recenti contatti ad Ankara tra i commissari per i diritti umani di Russia e Ucraina", anche degli scambi di prigionieri tra Mosca e Kiev, "prima di tutto di quelli feriti". E' quanto afferma il Cremlino in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale riferendo di una conversazione telefonica tra i presidenti di Russia e Turchia. 

  • 16 gen -

    Putin denuncia a Erdogan l'aumento di armi occidentali a Kiev

    Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a cui ha denunciato il crescente aumento delle forniture militari occidentali all'Ucraina e "l'ipocrisia" di Kiev per il suo rifiuto di accettare la tregua per il Natale ortodosso. 

  • 16 gen -

    Tv pubblica ucraina: avvertite alcune esplosioni a Kherson

    Alcune esplosioni sono state avvertite a Kherson, cittàdell'Ucraina meridionale capoluogo dell'omonima oblast. Lo ha reso noto la tv di stato pubblica ucraina Suspilne tramite il suo account su Telegram.

  • 16 gen -

    Putin discute con Erdogan la cooperazione nell'energia

    Vladimir Putin ha discusso la cooperazione nel settore energetico con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan. Secondo quanto riferito dall'ufficio stampa dal Cremlino, nel corso di un colloquio telefonico i presidenti hanno confermato l'interesse per "l'ulteriore sviluppo della cooperazione russo-turca". "Tra le priorità ci sono l'interazione nel campo dell'energia, compresa la fornitura di gas naturale russo e la creazione di uno snodo di gas in Turchia", si legge nel comunicato stampa. 

  • 16 gen -

    Kiev: pubblicato l'elenco dei russi "coinvolti nell'attacco a Dnipro"

    I servizi di sicurezza ucraini SBU hanno identificato i militari russi "coinvolti nell'attacco missilistico a Dnipro". Secondo i dati preliminari dell'indagine, nel commettere "questo crimine sono state coinvolte diverse dozzine di militari del Paese aggressore". I servizi rendono pubblico un elenco di nomi con tutte le generalità. "Inoltre, a seguito dell'ispezione della scena della tragedia, è stato confermato il tipo di missile da crociera russo Kh-22, che il nemico ha utilizzato per colpire l'edificio residenziale", si aggiunge. 

  • 16 gen -

    Cremlino nega bombardamento del condominio a Dnipro

    La Russia ha negato di avere bombardato l'edificio residenziale a Dnipro, in Ucraina. Le forze armate di Mosca "non colpiscono edifici residenziali", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

  • 16 gen -

    Cremlino: tank forniti da Occidente a Ucraina "bruceranno"

    "Le forniture occidentali di mezzi pesanti all'Ucraina non riusciranno a cambiare la situazione sul terreno. Questi carri armati bruciano e continueranno a bruciare". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

  • 16 gen -

    Nato, Stoltenberg: mi aspetto consegna di più armi a Kiev in futuro

    Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha affermato che l'Ucraina potrebbe presto aspettarsi maggiori consegne di armi pesanti dai paesi occidentali. "I recenti impegni per l'equipaggiamento bellico pesante sono importanti - e mi aspetto di piu' nel prossimo futuro", ha dichiarato ieri Jens Stoltenberg al quotidiano tedesco Handelsblatt.

  • 16 gen -

    Ucraina, bombe russe sul Donetsk: ieri feriti 7 civili

    Sette civili sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti russi di ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform.

  • 16 gen -

    Lituania: "Dnipro dimostra che la Russia è uno Stato terrorista"

    La Russia è "uno Stato terrorista". È quanto ha affermato sulla sua pagina Twitter il presidente lituano Gitanas Nauseda, commentando l'attacco compiuto nella città ucraina di Dnipro. Mosca "porta distruzione, morte e sofferenza ovunque vada. Non perdoneremo né dimenticheremo mai atrocità, uccisioni e attacchi a edifici residenziali, come nella città di Dnipro. Arriverà il momento della resa dei conti. La Lituania è al fianco dell'Ucraina", ha aggiunto.

  • 16 gen -

    Zelensky: "Su Dnipro silenzio codardo del popolo russo"

    Volodymyr Zelensky ha condannato il "silenzio codardo" del popolo russo a seguito dell'attacco missilistico su un palazzo di Dnipro. "Il vostro codardo silenzio, il vostro tentativo di aspettare la fine di ciò che sta accadendo, finirà solo con il fatto che un giorno questi stessi terroristi verranno a prendervi", ha detto il presidente ucraino. Zelensky ha poi aggiunto di aver ricevuto molti messaggi di solidarietà da tutto il mondo e, rivolgendosi ai russi nella loro lingua, ha affermato "che anche in quest'occasione non hanno voluto pronunciare parole di condanna per il terrore che stanno scatenando".

  • 16 gen -

    Stoltenberg: più armi pesanti a Kiev nel prossimo futuro

    Il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha detto in un'intervista rilasciata oggi ai media tedeschi che l'Ucraina può aspettarsi presto altre consegne di armi pesanti da parte dei Paesi occidentali. "I recenti impegni per l'acquisto di equipaggiamento bellico pesante sono importanti e mi aspetto di riceverne altri nel prossimo futuro", ha dichiarato Stoltenberg al quotidiano Handelsblatt in vista della riunione di questa settimana del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina, che coordina le forniture di armi a Kiev, presso la base aerea di Ramstein, in Germania.

  • 16 gen -

    Pioggia di missili su Dnipro - VIDEO

  • 16 gen -

    Putin: in Ucraina tutto procede come pianificato

    "La dinamica dell'operazione speciale" in Ucraina è "positiva. Tutto si sta sviluppando nell'ambito del piano del ministero della Difesa e dello Stato Maggiore. Spero che i nostri combattenti ci soddisfino con dei risultati". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una intervista tv, precisando che tra gli obiettivi vi è "la protezione delle persone oggetto di bullismo e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni". Secondo il presidente, l'obiettivo finale è la liberazione del Donbass e la creazione di condizioni che garantiscano la sicurezza della stessa Russia.

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