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Cinque buone ragioni per cui non curiosare nello smartphone di lui

Il telefonino è ormai un prolungamento di noi stessi: ficcare il naso è sempre una pessima idea 

Istockphoto

Nello smartphone c’è tutta la nostra vita. Ce ne accorgiamo dolorosamente se ci capita di smarrirlo, ma anche quando qualcuno si permette di curiosare tra le nostre foto o nelle nostre chat .Poche cose sono più odiose, tanto che andare a ficcare il naso nel telefonino del partner può trasformarsi in una vera catastrofe. Le ragioni sono molte: potremmo scoprire qualcosa che non ci fa affatto piacere. Oppure potremmo trovare qualcosa che non sappiamo interpretare e che comunque solleva sospetti, ansie e altri sentimenti sgradevoli. Ecco qualche buona ragione per cui è meglio non addentrarsi oltre il suo pin e, anche se siamo autorizzati a farlo, muoversi con grande delicatezza. 

CHE COSA TROVEREMO? – Se è la gelosia a spingerci, un’esplorazione tra foto e chat personali è un’arma a doppio taglio. Che faremo se i nostri sospetti si trasformano in certezza? O ancora: che fare se sono proprio certe foto o qualche post a sollevare dubbi e interrogativi? Per chiedere spiegazioni (possibilmente senza passare all’attacco diretto) saremo costrette ad ammettere la nostra intrusione in uno strumento strettamente privato, e questo non è di solito un buon primo passo sulla strada del chiarimento e del confronto. Forse è meglio restare nell’incoscienza e fare in modo che sia serena. 

POTREMMO FRAINTENDERE – La realtà può cambiare segno e aspetto a seconda di come la si osserva. Se cominciamo a frugare spinti dal sospetto e dalla gelosia, molto probabilmente finiremo per trovare qualcosa che, in apparenza, ci farà pensare di aver avuto ragione. Una semplice frase di saluto si caricherà di doppi sensi e di allusioni che esistono solo nella nostra testa, ma che ci faranno pensare male e sentirci ancora peggio. La fantasia ci spingerà ad ingigantire le cose fino a prendere degli abbagli colossali. I chiarimenti successivi potrebbero essere molto imbarazzanti: il partner o la persona spiata penserà, come minimo, che non abbiamo fiducia in lui e questo alla lunga può compromettere tutto il rapporto. 

SARÀ DIFFICILE SMETTERE - Spiare il telefonino, o il computer, del nostro compagno ci darà un sollievo solo momentaneo. Anche se non avremo trovato nulla, il giorno dopo saremo di nuovo con il sospetto che “qualcosa potrebbe cambiato nel frattempo”. Il tarlo del dubbio riprenderà a roderci e saremo tentati di tornare a dare un’occhiata. Insomma, questa curiosità morbosa diventerà una trappola dalla quale non riusciremo più a liberarci, fino al momento in cui non saremo scoperte, con tutte le conseguenze del caso. 

IL RISCHIO DI FERIRE – Una relazione sana ed equilibrata deve essere fondata innanzi tutto sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Invadere uno spazio privato e personale come quello contenuto nello smartphone è una violazione inaccettabile che può infliggere molto dispiacere. È il segnale che non ci fidiamo dell’altro e non crediamo alle sue parole quando lui ci assicura che la nostra cena è saltata per una riunione improvvisa in ufficio o per un guasto all’auto. Il clima di sospetto e la delusione che ne deriva possono mettere in pericolo la serenità della relazione e spingere il partner a diventare a sua volta sospettoso e poco incline al dialogo. 

LO SAPEVI? È ANCHE UN REATO – Secondo l’articolo 15 della Costituzione, “la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili”. L'evoluzione della tecnologia ha portato a estendere il concetto di “corrispondenza” anche alle email e ai messaggi sullo smartphone. In pratica, chi si appropria di questi contenuti o li legge senza il consenso del titolare commette un reato. Questo vale anche tra marito e moglie o tra coppie conviventi

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