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Linda Cerruti, 12 denunciati per i post offensivi alla nuotatrice

Gli autori dei commenti diffamatori più condivisi sono già stati convocati dalla polizia nelle loro città e dovranno rispondere del reato di diffamazione aggravata

Linda Cerruti, la pluricampionessa di nuoto sincronizzato presa di mira sui social

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Linda Cerruti, argento nel tecnico e nel libero individuale (nuoto sincronizzato)
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Per i post offensivi contro Linda Cerruti, campionessa di nuoto sincronizzato, la polizia ha identificato e denunciato per diffamazione a mezzo internet 12 degli autori. Ad agosto dell'anno scorso, l'atleta aveva festeggiato il rientro vittorioso dagli europei di nuoto di Roma postando sui social una foto in costume da bagno in una classica posa del nuoto sincronizzato, esibendo le otto medaglie conquistate: sei argenti e due bronzi. L'immagine aveva però scatenato una serie di commenti "palesemente diffamatori e sessisti".

Linda Cerruti, che si era detta "basita nonché schifata" dalle offese ricevute per quello scatto sul molo di Noli (Savona), aveva dichiarato sin dal primo momento che avrebbe proceduto per vie legali. Dopo la denuncia alla polizia postale di Savona per sei utenti è scattata una perquisizione informatica e altri sei sono stati convocati presso i Centri operativi della propria città e dovranno rispondere del reato di diffamazione aggravata.

Sono in tutto dodici le persone, provenienti da diverse regioni d’Italia, ritenute dagli inquirenti come gli autori dei commenti diffamatori più condivisi. Tra questi un impiegato romano, cinquantenne; un operaio veneto; due pensionati residenti in Lombardia; un dipendente pubblico quarantenne, residente in Friuli Venezia Giulia e un trentenne, residente in Sardegna.  

Cerruti: "Spero in un mondo dove non ci siano più haters"   "E' una buona notizia. Dopo quasi sei mesi si è conclusa la denuncia con la polizia postale che feci ad agosto. Sono contenta che sia andata avanti e sono contenta che siano riusciti a risalire a 12 nomi", ha commentato l'atleta azzurra di nuoto sincronizzato. "È giusto lanciare il messaggio che anche queste sono cose denunciabili e che non devono passare inosservate. Al giorno d'oggi purtroppo sono all'ordine del giorno sui social network. Pero' bisogna andare verso un mondo dove queste cose non succedono nemmeno dietro a una tastiera", ha concluso.

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