Primarie Pd, intesa sulle regole: ok al voto online ma con precisi limiti
Dopo lunghe e dure trattative, trovato al fotofinish l'accordo tra i candidati. Arriva anche lo spostamento delle primarie dal 19 al 26 febbraio
Sulle regole delle primarie il Pd ha raggiunto un'intesa di massima. Il criterio concordato tra i candidati alla segreteria è quello di consentire il voto online ma con precisi limiti: vi potrà ricorrere solo chi è impossibilitato al voto in presenza, sia per motivi di salute sia logistici. I casi in cui ci si potrà esprimere a distanza riguarderanno, in particolare, studenti fuori sede, anziani, disabili e chi abita in zone impervie.
L'accordo è arrivato a ridosso della direzione democratica scongiurando la conta interna e una spaccatura. Soddisfatto il segretario Enrico Letta anche se resta il rammarico sul "racconto esterno: "Siamo riusciti a farci del male...".
Ecco le regole Nel documento che viene portato in direzione si spiega che è ammesso il voto sulla piattaforma online per quanti sono residenti o domiciliati all'estero, per disabili e malati, per chi non possa recarsi al seggio a causa di altri impedimenti che saranno definiti dalla commissione nazionale del congresso (per esempio gli studenti fuori sede) e per coloro che abitano troppo distanti dal seggio. Alla fine il regolamento passa con un solo contrario e nove astenuti.
Primarie Pd, i candidati alla segreteria e i supporter
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