Pitti Uomo, stile da vendere: cosa fare per essere un “Peacock”
Presenze fisse, si vedono a Firenze per il salone più importante a livello globale dedicato alla moda maschile. Da cosa si riconoscono
A Pitti Uomo i più fotografati sono sempre loro. In senso strettamente letterale, il termine vuol dire “pavone”. Parliamo dei “Peacock”, presenze fisse e insostituibili del salone più importante a livello globale dedicato alla moda maschile e al lifestyle contemporaneo. Belli, bellissimi, questi assidui frequentatori degli spazi della Fortezza da Basso a Firenze hanno uno stile inconfondibile. Che scopriamo da vicino.
Pitti People, non solo “Peacock”: il look di chi va al salone
Elegantissimi, i Peacock di Pitti hanno
un look impeccabile e molto studiato, da dandy contemporanei, all’insegna di una certa originalità. Indossano abiti
rigorosamente sartoriali, cappotti e impermeabili dal taglio classico, scarpe stringate e mocassini, bretelle,
cappelli a tesa larga, occhiali da sole, sciarpe leggere e foulard. Hanno borse, cartelle,
shopper in pellami pregiati. Non disdegnano
colori vistosi e fantasie, tessuti jacquard, quadri e motivi etnici, righe e tartan. Dal portamento fiero e sicuri di loro stessi, curano molto anche
barbe e baffi. Si muovono, in genere, in gruppo, per catalizzare l’attenzione dei presenti e avere un maggior impatto visivo. Catturati gli obiettivi dei fotografi, posano o si muovono con
nonchalance.
Proprio ai Pitti Peacocks, qualche anno fa, il regista Aaron Christian ha dedicato un
mockumentary, una sorta di documentario in chiave scherzosa, “The Life of Pitti Peacocks”,
contribuendo a crearne il mito.
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