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Pediatria, reparti e pronto soccorso strapieni per influenze e virus respiratori

Per la Società italiana di pediatria, la causa sono le infezioni da virus respiratori, con l'80% circa dei posti letto occupati da piccoli pazienti con bronchiolite da Vrs, o virus respiratorio sinciziale

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E' allarme nei reparti di pediatria in Italia: sono strapieni da Nord a Sud, con i pronto soccorso che registrano accessi record, con il 300% in più rispetto ai due anni precedenti. La causa principale, rileva la società italiana di pediatria, sono le infezioni da virus respiratori, con l'80% circa dei posti letto occupati da piccoli pazienti con bronchiolite da Vrs, o virus respiratorio sinciziale.

La Sip sottolinea che le terapie intensive pediatriche sono sottodimensionate, e si sollecita un intervento del governo. Con la contemporanea circolazione di altri virus come influenza, adenovirus e Covid, la situazione "è in alcuni casi davvero difficile, con accessi record in Pronto Soccorso, congestione in alcuni ospedali e massima occupazione dei posti letto".

"Due condizioni stanno rendendo particolarmente gravosa l'assistenza: da un lato l'età dei bambini con bronchiolite da Vrs, soprattutto neonati e lattanti, e dall'altro lato, i casi di 'coinfezioni' causate da più agenti patogeni che in contemporanea colpiscono lo stesso organismo", afferma Giovanni Corsello, direttore del dipartimento Materno Infantile dell'Ospedale dei Bambini di Palermo, a Leggo.

Condizioni, queste, che richiedono spesso il ricovero in ospedale, nei casi più gravi in terapia intensiva e un notevole sforzo organizzativo. La Società italiana di pediatria insiste sulla necessità di rafforzare "l'anello debole dell'assistenza pediatrica" ossia le terapie intensive pediatriche, "poche e mal distribuite sul territorio nazionale, chiedendo su questo tema un intervento del governo".

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