"Ho subito un linciaggio mediatico": lo ha affermato il deputato Aboubakar Soumahoro, commentando le accuse che gli sono state mosse dopo lo scandalo sulle coop che ha visto finire sotto inchiesta la suocera e la compagna. "E' un processo a reti unificate con un dolore e una sofferenza che non auguro a nessuno in questa vita - ha precisato -. In questo Paese pesa molto essere neri. Rende tutto molto più complicato e non lo scopriamo oggi".
Stilettata al giornalismo -
Nell'intervista rilasciata a Il Riformista, Soumahoro è tornato a parlare dell'inchiesta sugli illeciti della cooperativa Karibu, che ha coinvolto i suoi familiari (lui non è indagato), e ha lanciato un j'accuse contro il giornalismo italiano: "Sono saltate le regole del vivere civile, della buona informazione. La disinformazione si è sostituita all'informazione ed è saltata la capacità di essere razionali. Lo capisci quando diventi un capro espiatorio. In pochi giorni sono diventato il simbolo di ogni cattiva condotta".
Il razzismo -
Secondo Soumhaoro "in questo Paese pesa molto essere neri. Rende tutto molto più complicato, e lo sappiamo non lo scopriamo oggi". Per questo "prendere coscienza è urgente. E ancor di più lavorare alle leggi di civiltà che mancano".
Da Alleanza Sinistra-Verdi voltate le spalle -
E dopo il passaggio al Gruppo Misto, sul rapporto con Fratoianni e Bonelli dell'Alleanza Sinistra-Verdi, ha sottolineato: "Quelli che erano venuti a cercarmi per candidarmi e che in campagna elettorale mi chiedevano i selfie, a un certo punto li ho visti attraversare la strada per non incontrarmi. Con una dinamica che si fatica a capire, il giorno prima ti incensano e il giorno dopo ti allontanano".