Contro il regime di Teheran

Iran, oltre cento manifestanti rischiano l'esecuzione: anche minorenni

Una Ong norvegese ha diffuso una lista di nomi di giovani che potrebbero essere giustiziati per aver preso parte alle proteste antigovernative

In Iran rischiano di essere giustiziati un centinaio di manifestanti. Secondo quanto denuncia la Ong norvegese "Iran Human Rights" sarebbero 109 le persone, arrestate negli ultimi quattro mesi durante le proteste contro il regime autoritario di Teheran, che rischiano la pena di morte. Si tratta perlopiù di giovani tra i 20 e i 30 anni ma ci sarebbero anche alcuni minorenni.

Inoltre la Ong con sede a Oslo, in Norvegia, sottolinea come il numero delle persone a potrebbe essere anche maggiore rispetto a quello registrato. Le autorità di Teheran eserciterebbero pressioni sulle famiglie dei condannati: questo il motivo per cui alcuni nomi non sarebbero stati resi noti. 

Intanto non sarebbe ancora stata eseguita la condanna a morte di due manifestanti, il 22enne Mohammad Ghobadlou e il 19enne Mohammad Boroughani, accusati rispettivamente di aver ucciso un agente di polizia e di aver incendiato il palazzo di una prefettura. I familiari dei condannati, si erano radunati davanti al carcere di Rajaeishahr a Karaj dopo che si era diffusa la notizia del trasferimento dei due manifestanti in isolamento prima dell'impiccagione. La Magistratura iraniana ha invece dichiarato che la pena è stata sospesa per "procedimenti legali incompleti". 

"Teheran sta usando la pena di morte per punire chi manifesta contro il governo e per incutere timore nella popolazione iraniana e reprimere il dissenso", ha dichiarato il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani.

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