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Covid, Oms: il picco in Cina non avrà un impatto significativo in Europa

"Chiediamo che si adottino misure precauzionali che siano radicate nella scienza, proporzionate e non discriminatorie", ha affermato il direttore regionale per l'Europa dell'Oms, Hans Henri Kluge

Afp

Il picco attuale di "Covid in Cina non dovrebbe avere un impatto significativo in Europa". È quanto afferma l'Organizzazione mondiale della sanità. Intanto il Paese asiatico si prepara ai festeggiamenti del Capodanno lunare, ricorrenza molto popolare in Cina, quest'anno il 22 gennaio. Per questa celebrazione si prevedono infatti grandi spostamenti sul territorio. 

L'Oms: misure precauzionali non siano discriminatorie  "Non è irragionevole che i Paesi adottino misure precauzionali per proteggere le loro popolazioni, mentre siamo in attesa di informazioni più dettagliate dalla Cina condivise tramite database accessibili al pubblico. Per quei Paesi della nostra regione che stanno introducendo tali misure di viaggio precauzionali in questo momento, chiediamo che siano radicate nella scienza, proporzionate e non discriminatorie". Lo ha affermato Hans Henri Kluge, direttore regionale per l'Europa dell'Oms, nella prima conferenza stampa del 2023 per fare il punto sulla situazione epidemiologica da Covid-19.

La variante Kraken in Ue responsabile di meno del 2,5% dei contagi  La variante Kraken del virus Covid è stata responsabile di meno del 2,5% dei contagi. Sono questi i dati contenuti nella valutazione del rischio connesso alla nuova sotto-variante realizzata dallo European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc), analizzando le ultime due settimane del 2022. Nei Paesi europei la sotto-variante XBB.1.5, anche se si osserva una sua crescita, non è quindi scontato che diventi dominante in Europa.

La Cina blocca per rappresaglia visti a sudcoreani  Intanto, la Cina ha interrotto il rilascio dei visti a breve termine ai cittadini sudcoreani come rappresaglia al rafforzamento dei controlli sanitari sui passeggeri provenienti dal Dragone, ritenuti "discriminatori" da Pechino. Lo si legge in una nota dell'ambasciata cinese a Seul, secondo cui le misure decise "saranno adeguate in base all'annullamento delle restrizioni discriminatorie all'ingresso in Corea del Sud nei confronti della Cina".

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