Ciro Esposito fu ucciso durante una guerriglia fra estremisti delle tifoserie romanista e napoletana il 3 maggio 2014, vicino allo Stadio Olimpico. "Non è cambiato nulla, è stato dimenticato tutto", è l'amara conclusione della madre del giovane di fronte alla notizia dei nuovi scontri tra gli ultras delle due squadre di serie A. "Il pretesto e la pretesa di prendersi a botte nel nome di mio figlio non va bene", ha tuonato la donna condannando i recenti episodi violenti verificatisi sull'A1. "Questa è delinquenza non è sport", ha sottolineato augurandosi che mai più nessun ragazzo parta per andare a vedere una partita senza fare più ritorno a casa.
Ciro era stato raggiunto da quattro colpi di pistola prima della finale di Coppa Italia di nove anni fa. Per il suo omicidio è stato condannato a 16 anni di carcere Daniele De Santis. La tragedia del 31enne napoletano rappresenta la frattura insanabile fra le bande giallorosse e azzurre.