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Coppia: può essere utile prendersi una “pausa di riflessione”? 

Può aiutare a focalizzare meglio il rapporto, ma può anche essere pericoloso e controproducente

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La nostra storia d’amore non va male, ma non va neanche benissimo. Ecco allora che lui ci chiede una pausa di riflessione, o siamo noi a chiederla a lui. Può essere una buona idea? Di solito, l’idea di un distacco fa paura, anche se nelle intenzioni di chi lo propone è per intervallo temporaneo. Una presa di distanza può dare nuova linfa a un rapporto un po’ stanco e ostacolato dalla routine, ma il rischio di perdersi completamente non va sottovalutato. Molto dipende dallo spirito con cui lo si chiede e dallo stato di salute dalla relazione. Vediamo in quali casi la fatidica pausa può essere utile e quando invece è l’anticamera dell’addio.

QUANTO DEVE DURARE – Poco, anzi pochissimo. Una giornata, o una settimana, giusto il tempo di ingoiare il rospo, se c’è stata un’offesa, o di far sbollire la collera dopo un litigio. Se ci si allontana per un tempo più lungo, c’è il concreto rischio che la frattura non si ricomponga più. Se teniamo al rapporto è meglio prendersi il tempo per recuperare la calma e poi riprendere subito a confrontarsi e a dialogare. Allontanarsi più a lungo è segno che la frattura è grave e profonda, per cui tanto vale rompere del tutto. Il concetto di mettersi in “prova” o in “pausa” in amore non ha senso: le statistiche confermano che le coppie che si separano “temporaneamente” di solito non riescono a riunirsi e, anche quando i due tornano insieme, finiscono per lasciarsi definitivamente nel giro di poco tempo. 

QUANDO LA PAUSA È UTILE – Mettere in pausa una relazione può essere utile quando, paradossalmente, allontanarsi serve a riavvicinarsi con una nuova consapevolezza. Ad esempio: 
- quando ciascuno dei due partener sente il bisogno di recuperare il rapporto con se stesso, interrogarsi sulla propria identità, bisogni e aspirazioni;
- quando i due compagni desiderano allentare le maglie troppo fitte di un legame a cui si desidera ridare slancio e vitalità, per recuperare il giusto spazio da dedicare a se stessi e a interessi trascurati, magari per lungo tempo;
-  per capire se desideriamo davvero stare con quella persona e non semplicemente avere un partner per non sentirci soli. In questo caso la constatazione di potercela fare anche da single migliorerà la nostra autostima e farà rinascere il rapporto su basi nuove. 
- Se siamo noi a subirla: può servirci ad analizzare i nostri comportamenti e a capire se e quali errori abbiamo commesso. Perché se il rapporto è sano, difficilmente il partener sente il bisogno di allontanarsi: l’abitudine al confronto, la franchezza e la fiducia sono largamente sufficienti a superare le difficoltà. 

QUANDO È INUTILE E CONTROPRODUCENTE – Come abbiamo detto sopra, una coppia che vive una relazione sana e sincera, per risolvere i suoi eventuali problemi cerca la vicinanza e il dialogo, non la distanza. Le pause di riflessione, in particolare, non sono utili in casi come questi:
- quando il rapporto si è già esaurito, ma nessuno dei due ha il coraggio di troncare: in questi casi meglio essere onesti e risolvere la situazione senza ambiguità;
- per punire o ferire il partner: se tra i due c’è una rabbia così profonda da voler infliggere tanto dispiacere vuol dire che la relazione è conclusa o che comunque non è sana: 
- per verificare la tenuta di un rapporto: la distanza può dare vita a scenari imprevedibili. Il vero banco di prova di un rapporto sta nel condividere la quotidianità in modo amorevole e costruttivo. 

FISSARE DELLE REGOLE – Se alla fine abbiamo deciso di mettere comunque il nostro amore in pausa, occorre fissare delle regole precise a cui tutti e due i partner si impegnano ad attenersi: ad esempio, la durata dello stop e i comportamenti da seguire nel periodo in questione. 
Ad esempio: la fedeltà di coppia è anch'essa in pausa e ciascuno dei due è libero di frequentare altre persone?
Chi si prenderà cura di un eventuale pet? E, nel caso in cui si sentisse la necessità o il desiderio di restare in contatto con il compagno, l’altro è disposto a rispondere e ad ascoltare? Dal confronto per stabilire questi comportamenti potremo anche capire molto sullo stato di salute della relazione e quindi su quante probabilità ha la coppia di ricomporsi alla fine dell'intervallo.

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