Accoltellata a Roma, clochard fermato: "Non sono io l'aggressore"
La turista israeliana aggredita la sera di Capodanno alla stazione Termini sta meglio: "L'arresto di Chomiak è la fine di un incubo". Per il pm l'uomo "è pericoloso e può colpire ancora". Il gip convalida il fermo
Sul caso della turista israeliana accoltellata a Roma Aleksander Mateusz Chomiak, il senzatetto polacco di 24 anni fermato per l'aggressione alla stazione Termini la sera di Capodanno, nega di essere l'uomo ripreso nelle immagini. "Non sono io quella persona", ha detto, proclamandosi innocente, davanti al gip di Milano Natalia Imarisio nel carcere di San Vittore.
"Ho lasciato Roma il primo gennaio" -
Chomiak avrebbe lasciato Roma la mattina del primo gennaio per raggiungere Brescia attraverso un breve stop di due ore a Milano. È quello che il senza dimora polacco, che è accusato di tentato omicidio, ha raccontato al gip durante l'interrogatorio di garanzia in carcere a San Vittore.
"I coltelli li uso per tagliare il pane" -
I coltelli "li uso per tagliare il pane e per aprire le confezioni" di cibo, ha poi detto il 24enne polacco al giudice. Su uno dei coltelli che gli sono stati sequestrati, però, sono state rinvenute "probabili tracce ematiche". Saranno solo gli accertamenti disposti a confermare se si tratta o meno di sangue e se appartenga alla vittima.
Il gip convalida il fermo: "Indizi forti e univoci sul fermato" -
Al termine dell'interrogatorio, il gip Natalia Imarisio ha convalidato il fermo e disposto la misura della custodia cautelare in carcere. Il "compendio indiziario" a carico di Chomiak, ha scritto il giudice nell'ordinanza, è "possente e univoco", anche se lui ha provato a negare di essere l'autore dell'aggressione con risposte "perfettamente lucide", ma "generiche, contraddittorie e inverosimili". Tra gli elementi che hanno portato il suo fermo, il gip incida il fatto che lui stesso ha ammesso di essere stato identificato per un "furto in un bar" il 27 dicembre. Identificazione che ha "consentito il riconoscimento certo".
La vittima sta meglio: "Arresto è la fine di un incubo" -
"Sta meglio, è una ragazza forte" ma preferisce affrontare questo momento "stretta nell'abbraccio delle persone più care", e per lei l'arresto di Aleksander Mateus Chomiak "è la fine di un incubo". E' quanto ha detto la madre di Abigail Dresner, la giovane ferita da Chiomiak e ricoverata al Policlinico Umberto I di Roma, a una cronista del Tg1.
Il pm: "Chiomiak è pericoloso e può colpire ancora" -
Secondo il pm milanese Enrico Pavone, Chomiak è "socialmente pericoloso" e potrebbe colpire ancora. E' quanto si legge nella richiesta di convalida del fermo e di custodia cautelare in carcere per il giovane, inviata al gip Natalia Imarisio. Il clochard, ora in cella, è stato fermato mentre era su un treno in partenza dalla stazione centrale e diretto a Brescia.
Al momento del fermo aveva due coltelli e un cutter -
Quando è stato fermato, Chomiak aveva nella borsa due coltelli e un cutter. I due carabinieri che lo hanno riconosciuto e bloccato, marito e moglie, stavano tornando a casa a Brescia quando hanno visto il 24enne. In particolare il marito, vicebrigadiere del radiomobile, si è convinto che fosse lui e ha avvisato gli agenti presenti in stazione che li hanno aiutati a bloccarlo prima che salisse sul treno per Brescia, e i colleghi del radiomobile lo hanno poi fermato e portato in caserma. Quando è stato bloccato non ha opposto resistenza.
Forse ha problemi psichici, ancora nessun movente -
Il senzatetto è una sorta di 'fantasma' che si aggirava da almeno 8 mesi per l'Italia ed è ipotizzabile che possa avere problemi psichici. E' quanto emerso dagli accertamenti degli inquirenti che hanno chiesto la convalida del fermo e la custodia in carcere per il giovane, che non ha detto nulla dopo essere stato bloccato e che non parla italiano. Al momento per gli inquirenti il suo è stato un atto privo di motivazione.