La Born ha “sulla carrozzeria” un peso e una responsabilità enorme: è la prima vettura a batteria nella gamma di Cupra. Eppure la sua avventura è iniziata molto bene, alla gente piace e i numeri confermano. A proposito di numeri: i 204 CV abbinati alla trazione posteriore raccontano già molto, ma nella Born c’è dell’altro. Con 58 kWh del pacco batteria si percorrono, in media, oltre 300 km, circa 340 km nei tratti urbani, mentre la ricarica in hpc accetta fino a 135 kW e consente di recuperare l’80% dell’energia in circa 30 minuti. Non è l’unica opzione disponibile, perché nel listino con un aumento del costo di acquisto di soli 1.000 Euro c’è la variante e-Boost da 231 CV.
Cupra Born: il design
Deriva dalla cugina Volkswagen ID.3, ma le somiglianze in Cupra non sono un problema, così se le proporzioni restano più o meno le stesse (è lunga 432 cm, larga 181 cm e alta 154 cm) e anche le caratteristiche del progetto, con sbalzi ridotti e passo lungo a tutto vantaggio dell’abitabilità ma anche dell’handling, il design e i tratti distintivi della veste esterna sono marcatamente Cupra. Il frontale presenta fari taglienti, mentre al posteriore cattura l’attenzione una firma luminosa continua ed una lavorazione particolare del paraurti che verso il suolo termina con un finto estrattore in pieno stile racing. È piacevole il profilo della Born, rifinito con minigonne più ampie ed uno spoiler che avvolge il lunotto, sebbene lo sguardo viene colpito dai grossi cerchi aerodinamici e dall’impostazione dei montanti posteriori pensata per regalare al tetto un effetto sospeso.
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Cupra Born: gli interni
L’abitacolo della Cupra Born è in sintonia con la veste esterna, da un punto di vista cromatico, ma anche stilistico. Internamente si ritrovano le finiture color rame presenti nella carrozzeria ed elementi di carattere sportivo. La plancia è rifinita con materiali di livello e con accostamenti gradevoli (soprattutto nella zona centrale) e davanti al guidatore c’è un cruscotto con la strumentazione digitale da 5,3 pollici. Decisamente più ampio il display per l’infotainment da 12 pollici che consente di sfruttare anche i comandi vocali tramite le parole “Hola, Hola” e che offre la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto. Lo spazio in abitacolo è buono (grazie alla piattaforma dedicata che ha consentito il posizionamento del pacco batteria sotto il pianale) e il bagagliaio ha uno spazio di carico di 385 litri.
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Cupra Born: come va
La Born è frizzante nell’aspetto ma anche alla guida e poco importa se si sceglie la versione con 204 CV o con 231 CV, il divertimento è comunque assicurato. Con il motore elettrico posizionato al posteriore la dinamicità e la reattività della Born sono garantite e vengono assecondate da una sterzata precisa e da una frenata pronta e rassicurante nel momento in cui va frenato il temperamento della vettura in favore della sicurezza di marcia. L’assetto ribassato e le sospensioni posteriori multilink a 5 bracci decorano un’impostazione tecnica che esprime anche solo sulla carta le capacità e le intenzioni della vettura, che alla guida vuole trasmettere sempre e solo vivacità. A livello di autonomia, se si vuole di più rispetto a quanto assicurato dalla versione con 58 kWh (i cui dati sono stati riportati all’inizio di questo articolo), si può scegliere la e-Boost da 77kWh.
Cupra Born: quanto costa?
La Cupra Born 58 kWh parte da un prezzo di 41.100 Euro, ma per 1.000 Euro in più si può avere la variante e-Boost da 231 CV. La Born con la stessa potenza ma con la batteria da 77 kWh ha un listino di 46.350 Euro.