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Bari, 23enne in coma e paralizzata porta a termine la gravidanza: lei è fuori pericolo, il bimbo sta bene

La paziente era stata trovata dai genitori priva di sensi in casa a causa della rottura di una malformazione artero-venosa cerebrale. "E' giovane, ha ampie possibilità di recupero", affermano i medici

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Gravida, paralizzata e in coma: una 23enne originaria del Tarantino ha portato a termine la gravidanza al Policlinico di Bari. Il bambino sta bene e la donna, dopo cinque mesi di cure, sta progressivamente recuperando alcune funzioni cognitive e motorie. La 23enne era stata trovata dai familiari priva di sensi sul pavimento dell'abitazione, a causa della rottura di una malformazione artero-venosa cerebrale. Intubata e stabilizzata a Taranto è arrivata al Policlinico di Bari per la presa in carico dell'unità operativa di medicina fisica, riabilitazione e unità spinale unipolare.

Le parole della direttrice di medicina fisica   "Lo scopo del team riabilitativo è rendere, per quanto possibile, autonoma e funzionale una persona che ha subìto una menomazione. È tanto più importante per una paziente gravida che dopo uno stato di coma, ricoverata in riabilitazione con un severo deficit cognitivo, una notevole difficoltà nella comprensione e nell'espressione verbale e la necessità della massima assistenza in tutti i cambi e i trasferimenti posturali", dice Marisa Megna, direttrice dell'unità operativa di medicina fisica, riabilitazione e unità spinale unipolare. Quando si è ripresa dal parto, lo staff l'ha sottoposta alla stimolazione transcranica a corrente diretta che prevede l'utilizzo non invasivo della corrente elettrica a bassa intensità per favorire la neuromodulazione delle zone dell'encefalo deputate al linguaggio e al movimento. "È stato emozionante e commovente vedere la donna muovere il braccio e la mano destra, abilità in precedenza venuta meno come conseguenza dell'accidente cerebrovascolare. La paziente è giovane, ha ampie possibilità di recupero", conclude.

Palermo, partorì mentre era in coma: Hafiza ha vinto la sua battaglia contro il coronavirus

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La 34enne Hafiza, originaria del Bangladesh, è diventata un simbolo della lotta al Covid-19. Dopo una lunga degenza e dopo essere diventata mamma, partorendo mentre era in coma, è riuscita finalmente a sconfiggere il coronavirus. La giovane donna, residente da diversi anni a Palermo, era arrivata un mese fa da Londra in avanzato stato di gravidanza e dopo avere avvertito i primi sintomi era stata ricoverata nell'unità di terapia intensiva e rianimazione dell'ospedale Cervello di Palermo dove era risultata positiva al Covid-19. Poi, a causa di un aggravamento delle sue condizioni, i medici avevano deciso di effettuare un taglio cesareo urgente alla trentesima settimana. Era nata così in buone condizioni la piccola Raisha, che ora è ricoverata nell'ospedale di Taormina per una lieve anomalia congenita cardiaca. Dopo il parto, Hafiza era stata sedata e posta dai medici in coma farmacologico. 

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